La Giornata Mondiale della Terra compie 50 anni. Papa Francesco: “Insieme possiamo vincere le sfide globali”

Si celebrano oggi i 50 anni della Giornata Mondiale della Terra, la più importante manifestazione al mondo sulla sostenibilità e la protezione dell’ambiente, istituita dall’ONU nel 1970.

Una commemorazione, però, virtuale, con maratone e flash mob on line, nonché interventi in diretta streaming, a causa della pandemia da Covid-19 e del conseguente lockdown.
Il tema dell’edizione di quest’anno è “agire per il clima“.
Ad aprire i festeggiamenti mondiali è stata l’Italia, dedicandoli a Papa Francesco nel quinto anniversario della sua enciclica “Laudato sì“. Un’enciclica dedicata alla cura della Casa comune che tratta come argomento principale proprio il rispetto dell’ambiente.
Questa mattina, Papa Francesco, dalla Biblioteca del Palazzo apostolico, ha riservato, infatti, la catechesi dell’udienza generale alla difesa del creato.

Oggi celebriamo la 50ª Giornata Mondiale della Terra. È un’opportunità per rinnovare il nostro impegno ad amare la nostra casa comune e prenderci cura di essa e dei membri più deboli della nostra famiglia. Come la tragica pandemia di coronavirus ci sta dimostrando, soltanto insieme e facendoci carico dei più fragili possiamo vincere le sfide globali” ha detto il Papa durante l’udienza generale.

A causa dell’egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della terra. Basta guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune. L’abbiamo inquinata, l’abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Per questo, si sono formati vari movimenti internazionali e locali per risvegliare le coscienze. Apprezzo sinceramente queste iniziative, e sarà ancora necessario che i nostri figli scendano in strada per insegnarci ciò che è ovvio, vale a dire che non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene” ha continuato.

Papa Francesco ha poi menzionato un detto spagnolo che dice: “Dio perdona sempre; noi uomini perdoniamo alcune volte sì alcune volte no; la terra non perdona mai”.

Il Pontefice ha invitato tutti a una conversione ecologica che si esprima in azioni concrete, alla promozione di mobilitazioni da parte dei giovani per la salvaguardia dell’ambiente e ha incoraggiato l’organizzazione di “interventi concertati anche a livello nazionale e locale. È bene convergere insieme da ogni condizione sociale e dare vita anche a un movimento popolare dal basso. La stessa Giornata Mondiale della Terra, che celebriamo oggi, è nata proprio così. Ciascuno di noi può dare il proprio piccolo contributo“.

Nonostante il periodo incerto e complicato causato dell’emergenza sanitaria in corso, non bisogna dimenticare la crisi climatica e la necessità di salvaguardare il pianeta.
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