Da 400 agli 80 euro dei single: la ripartizione dei 1814 buoni spesa a Caserta. Tra i furbetti forestieri e agiati

 

 

CASERTA. Sono 1814 i nuclei familiari ammessi nell’elenco dei beneficiari dei buoni spesa emessi dal Comune di Caserta “con l’obiettivo di supportare le famiglie in questo momento di difficolta’ a causa dell’emergenza coronavirus”.

 

A darne notizia e’ la stessa Amministrazione cittadina che, in una nota, precisa: “da domani, venerdi’ 17 aprile, gli aventi diritto riceveranno i buoni, in piccoli tagli, direttamente nella casella mail dalla quale e’ stata inviata la richiesta. Gli stessi potranno essere presentati in pagamento, sia in formato cartaceo che in formato digitale, esclusivamente dall’interessato, previa esibizione all’esercente della copia del documento di identita’ presso tutti gli esercizi inseriti nell’elenco comunale e sulla mappa interattiva che trovera’ nella apposita sezione del sito Web istituzionale del Comune di Caserta”.

 

Il buono spesa e’ dotato di un codice univoco e, una volta presentato in pagamento e validato dall’esercente, si annullera’ immediatamente e non potra’ piu’ essere utilizzato. Tutta la documentazione relativa all’iter amministrativo appena concluso e’ disponibile sul Portale della Trasparenza del Comune di Caserta. Le fasce dei buoni spesa sono state cosi’ distribuite: valore totale di 400 euro ai nuclei familiari superiori ai 5 componenti; 300 euro ai nuclei familiari con 5 componenti; 250 euro ai nuclei familiari con 4 componenti; 210 euro ai nuclei familiari con 3 componenti; 160 euro ai nuclei familiari con 2 componenti; 80 euro ai nuclei familiari con 1 componente. “Per i nuclei familiari vittime dirette delle conseguenze economiche derivanti dall’emergenza sanitaria in atto – precisa il Comune -l’importo dei buoni spesa e’ stato maggiorato del 30% su quelli indicati. Successivamente, saranno riconosciute delle integrazioni per i nuclei familiari con bambini minori di 3 anni”.

 

Dall’elenco dei beneficiari sono state escluse le istanze presentate due o piu’ volte, quelle inviate da non residenti, da piu’ persone dello stesso nucleo familiare, da soggetti non in evidenti condizioni disagiate. 39 richieste sono risultate incomplete e non integrate nonostante il soccorso istruttorio.

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