COVID-19  nel contesto sociale: quali saranno le conseguenze?

DI

Salvatore Fabio Sammarco,  Sociologo

La sociologia, è la scienza sociale che studia i fenomeni della società umana, indagando i loro effetti e le loro cause, in rapporto con l’individuo e il gruppo sociale.

Studia le organizzazioni umane e le istituzioni, utilizzando largamente il metodo comparativo e la metodologia nella ricerca sociale, per descrivere le relazioni sociali, mediante modelli e sviluppare schemi interpretativi che possano aiutare a prevedere i cambiamenti sociali e le risposte ad essi.

Nello scenario apocalittico che stiamo vivendo in questo momento, la sociologia svolge un ruolo di importanza notevole

Molti di noi, in questi giorni, con le restrizioni sempre più incisive, emanate dal Governo nel fronteggiare il male COVID-19, si chiedono quali potrebbero essere le conseguenze nel limitare i contatti sociali?

L’isolamento, l’obbligo di restare segregati nelle proprie abitazioni e le continue informazioni dei mass media recano continue agitazioni, ansie e paure.

 

Le ripercussioni

 

Quali sono le ripercussioni che si avranno su ognuno di noi dopo aver completamente vietato ogni forma di aggregazione?

Cosa succederà? Finirà presto questo incubo?

Le nostre abitudini in questi giorni sono completamente cambiate.

Vorremmo comportarci e assumere atteggiamenti che fanno parte del nostro IO, senza limitazioni. Purtroppo siamo rinchiusi in una ampolla dove a frenarci, oltre alle leggi emanate, è il senso di responsabilità, anche se, distinguendosi da ogni essere umano, fa parte della nostra indole.

L’equilibrio della nostra vita è stato compromesso apportando a un disordine interiore.

 

Come reagirà l’essere umano?

 

Tra gli individui della stessa specie esiste un’ampia variabilità dei caratteri, ve ne sono di più lenti e di più veloci, di più chiari e di più scuri.

Esiste una lotta continua per la sopravvivenza tra gli individui all’interno della stessa specie e anche con le altre specie.

Nella lotta sopravvivono gli individui più adatti, cioè quelli che meglio sfruttano le risorse dell’ambiente e generano una prole più numerosa.

Darwin affermò che l’evoluzione di nuove specie avviene attraverso un accumulo graduale di piccoli cambiamenti casuali.

Quelli positivi, cioè favorevoli alla sopravvivenza dell’individuo, che ne è portatore, fanno sì che quell’individuo possa riprodursi più facilmente e quindi trasmettere le proprie caratteristiche ai discendenti.

Ciascuna specie presenta un proprio adattamento all’ambiente evolutosi mediante la selezione naturale.

A chi viene attribuita la causa di questa Pandemia?

Ai cinesi, colpevolizzati di negligenza?

Agli scellerati interessi politci-economici gestiti dai ( forti ) di questo mondo?

Le risposte potrebbero essere molteplici, credibili o meno, ma tutti noi inconsciamente, sappiamo qual è quella appropriata, facendo molta attenzione a non incorrere a concetti demagogici.

La popolazione, appartenete a ogni Stato si differenzia da altri, morfologicamente, culturalmente e storicamente.

Cosa si intende per Cultura?  E’ giusto scendere nel profondo del significato perché l’Umanità si regge su questo principio fondamentale di VITA che va a formare la personalità dell’individuo.

LA CULTURA è l’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio.

 

Due culture opposte

 

Due culture opposte nel confrontarsi, una non può sopraffare l’altra ma possono essere soltanto interpretate nel rispetto reciproco.

Ovviamente la Cultura si evolve e cerca di adeguarsi al meglio prendendo spunto dalle circostanze che ci circondano.

Ci sono culture e tradizioni subdole che non hanno nessun fondamento per essere seguite.

Le fondamenti di ogni stato dovrebbero essere rette da una forma culturale unanime dove i principi fondamentali di vita sono uguali per tutti.

Non è ammissibile e accettabile che ci sono ancora popoli afflitti o costretti a subire qualsiasi forma di angherie contro la propria volontà semplicemente per il gusto di qualcuno, che per soddisfare i propri interessi rammenta usanze inusuali.

La Cina con una storia ultramillenaria, è una Repubblica popolare in cui il potere è esercitato dal solo Partito Comunista.

Non è detto però che rispettare un’altra cultura vuol dire che si debba accettare ogni forma della sua essenza, anzi bisogna intervenire per mettere in evidenza ciò che sia sbagliato o giusto.

E qui si potrebbe intoppare nel dire, chi dice che quello che tu pensi sia giusto o sbagliato?

La risposta è semplice, i principi fondamentali di un popolo Civile sono facilmente deducibili.

Uno degli esempi, come la lapidazione, a tal punto si chiede, quale essere UMANO al mondo reputa che sia un’azione corretta? Ovviamente da escludere, da tale pensiero coloro, che la applicano.

Facciamo un passo indietro, se i Cinesi utilizzano mezzi disumani per entrare nella concorrenza economica o si accingono a qualsiasi metodologia pur di far crescere l’immagine della loro nazione senza rigor di logica o norme stabilite, tali da non nuocere il prossimo e il pianeta intero, gli interventi devono essere mirati e incisivi.

Non ci sono scuse a tal punto da giustificare qualsiasi tipo di intervento.

Per Marx, “la concorrenza è la sola difesa contro i capitalisti, difesa che a detta dell’economia politica agisce beneficamente a favore del pubblico consumatore tanto sull’aumento dei salari quanto sul ribasso del prezzo delle merci.”

Al tempo stesso, per Marx, la concorrenza conduce inevitabilmente al monopolio in quanto i più scaltri e decisi prevarranno sui meno abili.

 

Impatto economico

 

Quali saranno gli esiti del COVID-19 sull’impatto economico mondiale?

Da giorni, apprendiamo la disperazione di una classe sociale ridotta all’estremo non riuscendo neanche a comprare beni di prima necessità.

Malauguratamente dovesse persistere tutto ciò, si andrà incontro a una vera e propria destabilizzazione sociale.

Non è la libertà  messa a repentaglio, ma si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli?

Questo non è un uomo libero.

Certamente esistono e soprattutto nel nostro sud vaste tipologie di lavoro sommerso, queste persone oggi sono sparite, rinchiuse in casa come tutti gli italiani non impegnati in attività indifferibili, però a differenza di altri, in quelle case non entrano risorse di alcun genere e quelle esistenti probabilmente già scarse, si esauriranno rapidamente.

Quanto durerà la pace sociale in queste condizioni.

Questi invisibili, non accetteranno di morire di fame insieme ai loro figli.

La battaglia sanitaria che si sta affrontando in prima linea, non si gioca soltanto sul campo delle corsie ospedaliere, laddove i professionisti della salute, come medici e infermieri stanno esprimendo il massimo di se stessi con abnegazione, ma soprattutto nel contesto sociale.

Inoltre, la finalità del SSN, come definita dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè la tutela della salute come “ stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia” fa si che viene attuato non solo in un sistema sanitario in senso stretto, bensì dando corso ad un’articolata e complessa attività con più professionisti ed operatori per individuare e conseguentemente modificare quei fattori che influiscono negativamente sulla salute individuale e collettiva promuovendo al contempo quelli favorevoli.

 

Intanto, veniamo informati giorno dopo giorno dell’evolversi della pandemia e sembra che si inizia a trapelare qualche luce in fondo al tunnel, aspettando con

ansia che venga comunicato, quanto prima, la fine di questo maledetto INCUBO e che le guance di ognuno di noi, al tramonto di tale notizia, faticheranno a contenere la libertà ritrovata.

 

 

 

 

 

 

 

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