Succivo, Orta Sant’Arpino. L’imprenditore Pasquale Mangiacapra regala 1000 mascherine alla comunità atellana e lancia la sfida ad altri imprenditori: “Seguite il mio esempio”.
In questo triste momento storico per la nostra Nazione, dove ogni singolo cittadino è chiamato al sacrificio e alla collaborazione, dal profondo del mio cuore ho deciso di aiutare con una piccola fornitura di mascherine “artigianali”la Comunità Atellana.
Ogni aiuto è prezioso in questo momento di emergenza, ogni sostegno è un motivo in più per continuare a lottare contro un nemico invisibile ma presente.
Sto cercando di dare il mio contributo alla lotta contro il Coronavirus perché in un momento come questo ognuno di noi deve dare il suo supporto alla causa e non me la sono sentito di stare fermo.
Questa mia piccola iniziativa, che è una piccola goccia nell’oceano (ma, in fondo, l’oceano non è altro che un insieme di tante gocce! ), è dettata dal mio forte attaccamento di questo territorio.
È iniziato ieri il tour con la consegna di mascherine ai nostri Sindaci, ai Comandi di Polizia Locale, alle Stazione dei Carabinieri di Orta di Atella e Sant’Arpino e ai nuclei di Protezione Civile e ai commercianti locali, ne saranno consegnate oltre 1000.
È doveroso da parte mia ringraziare le MAGNIFICHE sarte che hanno lavorato a “GRATIS” con il loro amore.
Un forte ringraziamento va ad Antonella Margarita una giovane, ma grande imprenditrice locale, anche lei con il suo cuore ha messo a disposizione la sua lavanderia “lavanderia margarita” per la sterilizzazione delle mascherine con il lavaggio ad ozono, ovviamente a “GRATIS”.
Per ultimo ma forse quello più importante ringraziamento va a mio padre Giovanni “Idionea Tendaggi” che è sempre il primo ad appoggiarmi e ha permesso di portare avanti questa iniziativa con la fornitura dei tessuti.
Ringrazio uno ad uno di voi con un forte abbraccio.
Questa è la vera dimostrazione che da soli non si va da nessuna parte e bisogna saper fare squadra.
Mi auguro che questo mio piccolo gesto sia di aiuto per sconfiggere questo bruttissimo male denominato “COVID-19”.
Concludo lanciando una “sfida di solidarietà” agli imprenditori o ai privati per la produzione di mascherine artigianali. Rivolgo questo appello, perché si esprima in tutte le forme possibili, quanta più solidarietà possibile.
Chi accetta la sfida?