Montesarchio. Primo caso in una zona della Valle Caudina, Montesarchio.
L’annuncio del sindaco Franco Damian: “Informo i cittadini che si è registrato un caso di positività al coronavirus relativo ad una persona di Montesarchio. Si tratta tuttavia di una persona già da tempo ricoverata a Villa Margherita dov’è tutt’ora, asintomatica.
Precisiamo tuttavia che i familiari sono entrati in contatto col paziente per l’ultima volta il 14 marzo, e dunque siamo fuori dal periodo finestra per l’EVENTUALE incubazione del covid-19.
Nonostante ciò Il Comune prudenzialmente ha preso tutti i provvedimenti necessari ponendo in quarentena i familiari della persona risultata positiva e sta monitorando attentamente la situazione che, voglio precisarlo, è assolutamente sotto controllo.
Intanto, la Commissione interna di verifica istituita dall’Asl Benevento – composta dal Direttore pro-tempore del Dipartimento di Prevenzione, dal Direttore del Distretto Sanitario di Benevento e dal responsabile dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva (Uopc) di Montesarchio – questa mattina si è accertata che i titolari del centro di riabilitazione avessero rispettato le direttive già indicate dall’Azienda Sanitaria, constatando l’avvenuta sanificazione dell’intera struttura e il mantenimento della condizione di isolamento delle persone risultate positive al test.
Grazie anche a un’intensa attività di affiancamento con la Direzione Strategica dell’Asl, inoltre, i titolari di Villa Margherita hanno provveduto a sottoscrivere contratti di lavoro temporaneo con società interinali per sostituire gli operatori risultati affetti da Coronavirus.
E’ stato comunque sollecitato un ulteriore rafforzamento del numero delle unità lavorative per garantire una più efficace assistenza e il mantenimento delle condizioni igienico-sanitarie complessive dovute.
L’Asl di Benevento, infine, ha comunicato ai titolari di Villa Margherita di poter avviare le procedure per la dimissione dei soggetti risultati negativi al test che hanno concluso il percorso terapeutico, per i quali, poiché “contatti di caso”, sarà attivata la sorveglianza domiciliare obbligatoria.
E’ altresì in corso, da parte del centro di riabilitazione, una ulteriore valutazione clinica dei pazienti positivi asintomatici che hanno ultimato il ciclo di cura, volta a valutare l’opportunità di una loro dimissione a domicilio in quarantena con l’intero nucleo familiare e contestuale sorveglianza sanitaria da parte dell’Asl.