TEVEROLA. “Voglio informarvi su una cosa molto importante, che mi riguarda in prima persona. Lo scorso 11 Marzo ho indetto una riunione in Comune per coordinare al meglio le attività utili per limitare il contagio. Ci tengo a sottolineare che si trattava di una riunione con addetti ai lavori, con tutte le protezioni del caso. Una delle persone presenti, dopo alcuni giorni, è risultata positiva al Coronavirus, il caso 1 della nostra città. Il dipartimento di prevenzione dell’Asl ha disposto per me, l’assessore all’ambiente Alfonso Fattore e il Presidente del consiglio Gennaro Caserta, l’isolamento cautelativo. Poi ci hanno effettuato il tampone. Ammetto che, in quel momento, ho avuto paura. Per me, per la mia famiglia. Ma da casa ho continuato a lavorare per la mia città, con l’aiuto della mia meravigliosa squadra. Abbiamo tenuto giunta in videoconferenza, ci siamo confrontati in ogni momento per adottare i provvedimenti migliori per tutelarvi, per tutelarci.
Ho preferito, in sinergia con tutta l’amministrazione, non diffondere la notizia a voi cittadini per non creare ulteriore allarmismo, e infondere ancora più paura. Mi sono ripromesso di farlo solo una volta avuti gli esiti. E per fortuna il tampone è risultato NEGATIVO, così come quelli dell’assessore Fattore e del presidente Caserta. Mi dispiace se qualcuno ha avuto paura, se si è preoccupato per noi. E mi dispiace ancor di più che qualcuno stia utilizzato questo brutto momento per provare a denigrarci. Poco importa, davvero. Non è il momento di fare polemica, non mi interessa”, è quanto dichiarato dal sindaco di Teverola Tommaso Barbato attraverso i suoi canali social.
“L’unica cosa che mi interessa è uscire da questo brutto momento, proteggervi come meglio posso. E chi mi conosce sa quanto ci tengo. Ora è tempo di continuare a lavorare per il bene di tutti. Serve collaborazione, quella vera, costruttiva, non quella a chiacchiere e quella da spot social. Ogni giorno sono in contatto con i nostri concittadini contagiati: per fortuna stanno bene, e spero possano presto darci buone notizie. A loro dobbiamo mostrare tutto il nostro calore e la nostra responsabilità. So che molti di voi vogliono conoscere le loro identità, i loro spostamenti. Ma noi siamo istituzioni, non possiamo volare una legge, quella sulla privacy. Non è una scelta la nostra, ma un obbligo. Vi assicuro che le autorità competenti hanno tracciato tutti i loro spostamenti, se non siete stati contattati è inutile allarmarvi. So che è difficile, so che avete paura. Ma vi prego, rispettiamo le scelte di chi non ha voluto rilevare i propri dati. Per loro, per noi, dobbiamo continuare a rispettare le norme e, lo ribadisco per l’ennesima volta, RESTARE A CASA !”
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