Due proposte a Ferrara dagli ex Forza Italia ma il sindaco ha già il piano pronto: 6000 mascherine

AGGIORNAMENTO. Risponde subito il sindaco Giovanni Ferrara: “La delibera per l’acquisto di 6 mila mascherine è già pronta”. Il sindaco ce la mostra in anteprima, ecco la parte saliente:

Di formulare apposito  indirizzo ai settori  competenti, finalizzato all’acquisto di un numero di mascherine protettive da distribuire alla popolazione residente nel territorio comunale;

 

Di dare atto che, sulla base dei nuclei familiari   residenti nel Comune di San Felice a Cancello  il fabbisogno ammonta a circa n. 6.000 mascherine protettive;

 

Di tramettere il presente indirizzo operativo  al Settore competente per l’immediata esecuzione dello stesso.

Ecco le parole del 43enne di stanza a Talanico: “La delibera di giunta già pronta lo sanno bene i loro assessori, per la sanificazione, e stata fatta d’urgenza, con scheda tecnica a norma, metteremo in atto sicuramente altre sanificazioni, speriamo che si faranno avanti aziende private che ci daranno una mano, ringrazio il gruppo consiliare perché, molto attento alle esigenze dei cittadini”.

 

Il primo lancio

San Felice a Cancello. Arrivano due proposte da parte del gruppo consiliare Insieme per San Felice al sindaco Giovanni Ferrara. Le due missive portano la firma dei consiglieri: Enzo Sgambato, Lello Melchiorre, Corrado Colella, Gelsomina Piscitelli, Tino D’Ambrosio e Gianluigi Carfora e dei due assessori Anna Bernardo e Giovanna Sepe.

La prima è inerente l’acquisto di mascherine per tutti i cittadini. Ci sono anche le istruzioni su come procedere a livello burocratico.

 

 

Rinuncia indennità

La seconda proposta è relativa ad una sanificazione generale del Comune con tutti i crismi, con disinfettanti a norma. Alleghiamo qui la proposta. A questo punto vedremo cosa deciderà Ferrara, dopo che nella Valle è rimasto soltanto San Felice a Cancello a non distribuire le mascherine ad esempio a tutte le famiglie, cosa che hanno già fatto altri due Comuni e con Cervino che sta già per partire. I due assessori e nonno Colella sono anche disponibili a rinunciare alle indennità.

 

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