“Cinque contagiati erano allo spettacolo”. Prima ipotesi su chiusura città

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. “Il problema non e’ l’attrice, che peraltro stimo, ma la salute dei cittadini di Santa Maria Capua Vetere, che viene prima di qualsiasi cosa”. Il giorno dopo aver denunciato sui social la correlazione tra alcuni casi di contagio al Coronavirus a Santa Maria Capua Vetere e lo spettacolo tenutosi il 24 febbraio scorso al teatro cittadino con Giuliana De Sio, attrice risultata positiva e ricoverata allo Spallanzani (l’ultimo tampone e’ risultato negativo), il sindaco Antonio Mirra torna sulla vicenda, e ancora senza citare l’attrice, ribadisce “di non aver mai dato per certo questo legame tra la positivita’ dell’attrice e quella di alcune persone presenti quella sera in teatro, poi contagiate, e che prima dello spettacolo l’hanno incontrata facendosi selfie e stringendole le mani, ma di aver solo constatato dei fatti”.

 

“Gia’ a meta’ febbraio – ha aggiunto all’Ansa – mentre era in tournee, l’attrice non stava bene e a fine mese e’ emersa la sua positivita’, tanto da costringerla al ricovero. In quella circostanza avrebbe dovuto annunciare immediatamente di essere contagiata, per permettere a quanto avevano assistito al suo spettacolo, non solo a Santa Maria Capua Vetere, ma in tutta Italia, di prendere le precauzioni necessarie. Ricordo che al suo spettacolo hanno assistito sia il paziente uno e che due, oltre all’82enne poi deceduto e alle due figlie, entrambe risultate positive”. Solo nella famiglia dell’82enne morto si segnalano nove casi di positivita’: oltre alla due figlie, sono risultati positivi i due mariti e i cinque figli delle due donne. Peraltro una delle due e’ anche dipendente comunale, circostanza che ha costretto lo stesso sindaco a fare il tampone (risultato negativo) e a mettere in quarantena trenta dipendenti dell’ente. Gli altri contagiati appartengono alle famiglie dei pazienti uno e due, entrambi 70enni; ieri inoltre e’ giunta la notizia della morte di due anziani, una 91enne e un 70enne, cui il tampone e’ stato praticato post mortem.

 

“I contagiati stanno bene fortunatamente” dice Mirra, che non manifesta preoccupazione in relazione all’ipotesi che possa scattare per Santa Maria Capua Vetere, come per altri cinque comuni campani, la “chiusura” con annessa quarantena generale per tutti i residenti. “A Santa Maria Capua Vetere non abbiamo la stessa situazione che si vive ad Ariano Irpino o nei quattro comuni del Vallo di Diano. E’ vero che ci sono molti casi di positivita’, ma sono circoscritti a tre nuclei familiari. Io ho spesso anticipato De Luca, chiudendo mercati e cimitero, e i cittadini sono stati molto accorti. Se pero’ dovesse arrivare il provvedimento di chiusura, non ci opporremmo”, conclude Mirra.

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