Nazionale. Il Coronavirus resiste di più sulle superfici sporche: è quanto ha affermato ieri il prof. Roberto Burioni. Ospite, ieri sera, a Che tempo che fa, il prof. Burioni, intervistato da Fabio Fazio, ha riposto a una delle domande più diffuse e preoccupanti per la popolazione italiana. Al di là dei sintomi, infatti, la gente si chiede se, toccando superfici e oggetti, possa contrarre il virus.
La risposta è sì: uno studio ha dimostrato, infatti, che il virus si attacca alle superfici e la sua durata varia a seconda del materiale. Il test è stato effettuato su quattro materiali: rame, cartone, plastica e acciaio. Il risultato è stato questo: sul rame dura pochissimo, sul cartone un giorno, sulla plastica due giorni e, infine, sull’acciaio tre. Se le superfici in questione sono sporche, poi, il virus ha ancora più presa e durata. Una risposta che desta qualche preoccupazione in più, soprattutto se si considera che, quando si fa la spesa, questi materiali sono presenti nei comuni supermercati: cartoni del latte e plastica delle confezioni di alimenti ne sono un esempio. In tal senso, Burioni consiglia non solo di pulirle con normali igienizzanti, ma di lavare le mani subito dopo averli toccati (anche con normale sapone, essendo il virus labile) per scongiurare il rischio di contagio.
In Campania, ieri, il numero dei contagiati è salito a 400, costringendo De Luca a prendere misure ancora più drastiche come la chiusura di interi comuni. L’invito è, come sempre, di non uscire se non per necessità stringenti e, a questo punto, di fare attenzione ad igienizzare le superfici e a lavarsi le mani dopo averle toccate.