ARIENZO/SANTA MARIA A VICO. Un angelo tra gli angeli. Luca Verdicchio ora è lassù coi cherubini. E’ uno dei più piccoli di loro. Ad annunciare il suo arrivo in modo di certo più giusto di quello terreno, dove due genitori devono dire addio al loro bimbo di appena 4 mesi, il lancio di decine di palloncini bianchi, libratisi in volo questo pomeriggio al termine della cerimonia funebre celebrati nella chiesa del convento dei Frati Cappuccini ad Arienzo.
Dopo la cerimonia, tra lacrime e palloncini, la bara bianca è partita alla volta del cimitero di Santa Maria a Vico, città dove viveva con la sua famiglia, dove avverrà la tumulazione. Luca era affetto dalla nascita da una grave forma di cardiopatia ma ha combattuto in questa sua breve esistenza insieme alla sua splendida famiglia (era il secondogenito) che lo ha accompagnato nell’ultimo viaggio terreno.
Commovente il messaggio di sua madre, che gli ha riservato l’ultimo abbraccio, adagiando la bara bianca dopo i funerali: “Inaspettatamente sei arrivato.. e incredibilmente sei andato via, quasi come volessi sempre sorprenderci. E in fondo l’hai fatto. Non so se un giorno perdonerò me stessa per le volte che non mi sono sentita pronta. Quando invece tu da subito hai calmato i miei pensieri tirandomi fuori un amore profondo e naturale che mi porto dentro oggi e tutta la vita. E che mai avrei immaginato si tramutasse subito in paura.. Luca, ho avuto paura quando hai scelto di nascere in fretta e prima del previsto , come un fulmine a ciel sereno. Ho avuto paura in tutti questi mesi quando ci hai messi di fronte ad una battaglia più grande di te e di noi, ma che hai saputo guidare in prima fila meglio di noi, fino a farci tirare fuori una forza che neanche sapevamo di poter avere. Questi 4 mesi sono stati ricchi e intensi. Spesso La paura passava in secondo piano, grazie al tuo amore, alla tua forza, la tua tenerezza e grazie alle emozioni intense che ci hai dato e che tu cosi piccolo e fragile nemmeno sapevi di darci. Non è questo il miracolo della vita? Non abbiamo mai mollato, neppure un secondo. Ci hai donato l’ impossibile. Attese, speranze, fede, amore, desideri. Ci siamo sentiti impotenti quando in quella culletta avevi fame di ossigeno e non potevamo aiutarti. I tuoi occhioni saranno indelebili, anche quando sembravano sofferenti, come se volessi dirci “mamma, papà state sereni. La forza di combattere l’ ho trovata in voi e ancora oggi la troviamo grazie a te. Perchè tu ci sei, io ti sento. Sei andato via perché questa vita non ti apparteneva, eri destinato ad una vita migliore , con gli angeli. Non è stato un caso se prima che nascessi ho sognato di mettere al mondo un angelo, e così è successo. Hai saputo scegliere bene i tempi e il giorno. C’ era il tuo medico, che ti ha accolto al tuo arrivo e ti ha salutato l’ ultimo giorno… c’ era la tua infermiera preferita che già dalla mattina mi ha detto di essere più in ansia del solito.
Non ho mai visto così tanta commozione in medici e infermiere, hai lasciato un ricordo indelebile in quel reparto diventato casa tua, anche loro sapevano che sei speciale. Hai scelto il sabato, perché sapevi che avresti avuto più tempo con me la domenica per averti tutto il giorno tra le mie braccia, come non avevamo mai potuto prima. Perche In questi 4 mesi si contano sulle dita le volte che abbiamo potuto cullarti tra le braccia, sfiorandoti per la paura di farti male. Il tempo è volato, non è stato abbastanza ma ti assicuro che è valso più di un intera vita. Questo dolore lo sopporto, perché io lo so che tu mi dici di stare bene, che ora stai bene, che sei felice e che devo pensare alla tua sorellina e al tuo gigante ma fragile papà. Una parte di me è andata via con te. Non mi sento morta dentro, come tutti mi dicono. È solo che un pezzo del mio cuore sarà sempre legato al tuo. Grazie Luca. Abbiamo un angelo custode per tutta la vita. Vola figlio mio. Ti amo”
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