Pezzotto, svolta epocale pronti a sequestrare anche cellulari e tv. Un reato fa tremare migliaia

 

Caserta. Per la prima volta in Italia, a seguito di una lunga e complessa attivita’ investigativa, sono state identificate e denunciate all’Autorita’ Giudiziaria 223 persone, responsabili di aver acquistato abbonamenti pirata su internet che consentivano di vedere i contenuti delle principali piattaforme televisive a pagamento (film, serie ed eventi sportivi). Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza – si legge in una nota – ha condotto una complessa e mirata attivita’ che ha portato all’identificazione dei soggetti responsabili di aver acquistato abbonamenti pirata per accedere ai piu’ diversi canali a pagamento; di questi, 223 sono gia’ stati denunciati all’Autorita’ Giudiziaria competente.

 

Acquistando abbonamenti di questo tipo i clienti si rendono responsabili del reato di ricettazione. La legge sul diritto d’autore prevede la confisca degli strumenti utilizzati per la fruizione del servizio; di conseguenza, ai 223 clienti in caso di condanna verranno confiscati il proprio televisore, computer e smartphone. Le sanzioni per il cliente prevedono, inoltre, la reclusione fino ad otto anni ad una multa di 25.000 euro, oltre le spese legali.

Lega Seria A: svolta epocale

“Da mesi La Lega Serie A ha dichiarato guerra alla pirateria perché è un fenomeno criminale alimentato spesso da utenti inconsapevoli del reato che stanno commettendo e delle gravi conseguenze cui vanno incontro”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, commentando l’attività di indagine della Guardia di Finanza che oggi ha denunciato 233 persone per aver sottoscritto abbonamenti pirata alle pay-tv. Per il top manager del calcio italiano il coinvolgimento dei consumatori finali “rappresenta una svolta epocale nella lotta contro questa piaga, a tutela di tutti i club e dei tifosi che onestamente si abbonano per seguire le partite del nostro campionato.

 

“E’ un’ operazione senza precedenti, che colloca l’Italia in prima linea contro la pirateria: solo responsabilizzando gli utenti si puo’ contrastare la criminalita’ informatica, salvando migliaia di posti di lavoro e l’avvenire di industrie importanti”. Cosi’ Francesco Rutelli, presidente dell’Anica, commentando l’operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla denuncia di 223 persone per aver acquistato abbonamenti pirata su internet che consentivano di vedere i contenuti delle principali piattaforme televisive a pagamento (film, serie ed eventi sportivi). “E’ preziosa – aggiunge Rutelli – l’azione delle forze dell’ordine, e in particolare della Guardia di Finanza; e’ ottimo il lavoro svolto dalla FAPAV in rappresentanza dei mondi creativi e produttivi (anche grazie ad un avanzato Regolamento AGCOM). Sara’ possibile assicurare a tutti una vasta, plurale, accessibile e non costosa offerta di contenuti solo se gli utenti saranno scoraggiati a far ricorso a strumenti illeciti. I provvedimenti di oggi vanno in questa doverosa e saggia direzione”.

Exit mobile version