Maddaloni. Continuano senza sosta le iniziative delle scuole maddalonesi “per non dimenticare” i crimini e gli orrori commessi nella storia dell’umanità, soprattutto grazie alle testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle e nella propria mente esperienze che nulla hanno a che fare proprio con la parola “umanità”. Nell’epoca dove si tende a negare sempre e comunque, dove la soggettività viene confusa con l’oggettività, ascoltare la storia direttamente dai protagonisti dopo averla studiata con i professori può solo far bene ai giovani studenti spesso fuorviati dai social.
Dopo la testimonianza dello scorso lunedì di Guido Botteri, esule fiumano che ha raccontato agli alunni la terribile esperienza delle Foibe, venerdì mattina alle ore 10.30 presso la sala Auditorium di via Viviani, si terrà l’incontro con Tullio Foà, sopravvissuto alle leggi razziali che a soli 5 anni non potette più andare a scuola in quanto bambino ebreo (“A tutti i ragazzi e bambini di religione ebraica fu vietato di andare a scuola, dalle elementari al ginnasio, nonché all’università. Tutti i docenti ebrei furono licenziati in tronco, e così accademici, avvocati, medici… tutti i professionisti persero il proprio lavoro.”), come raccontato anche nella docu-fiction Rai “Figli del Destino” in cui Foà è il protagonisti insieme ad altri tre bambini ebrei.
L’incontro è stato fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Ione Renga, sempre in prima linea in simili iniziative.
“Anche quest’anno gli alunni delle classi III dell’I. C. A. Moro di Maddaloni incontreranno Tullio Foà , classe 1933, uno degli esponenti di quanto rimane della comunità ebraica di Napoli – attualmente composta da circa 160 persone – e uno degli ultimi testimoni diretti di uno dei periodi più turpi della storia dell’umanità e dello Stato italiano: quello delle LEGGI Razziali e della persecuzione degli ebrei. La nostra istituzione scolastica è impegnata a trasmettere ai giovani alunni il valore ed il dovere della memoria per favorire il rispetto e la promozione dei diritti
dell’uomo, al di là della cultura e religione e per far sì che mai più possano ripetersi gli orrori di una pagina tra le più buie della storia dell’umanità.”