Un chitarrista di Caserta nell’orchestra dell’Ariston
Sanremo. Il Teatro Ariston in questi giorni ha riacceso le luci sull’evento musicale italiano più popolare e atteso dell’anno: “Il Festival di Sanremo” considerato l’evento musicale più importante e chiacchierato dell’anno.
In questi giorni non si fatto altro che parlare di tutte le novità del 2020.Dopo due anni firmati Claudio Baglioni, la direzione artistica passa nelle mani di Amadeus che ha promesso un grande spettacolo e la promessa l’ha mantenuta alla grande. Spalleggiato da Fiorello i due hanno fatto ridere e sognare il pubblico in sala e attraverso il piccolo schermo.
Sono stati tanti i Big In Gara quest’anno
Achille Lauro, Alberto Urso, Anastasio, Diodato, Elettra Lamborghini, Elodie, Enrico Nigiotti, Francesco Gabbani, Giordana Angi, I Pinguini Tattici Nucleari, Irene Grandi, Junior Cally, Le Vibrazioni, Levante, Marco Masini, Michele Zarrillo, Morgan con Bugo, Paolo Jannacci, Piero Pelù, Riki, Rancore, Raphael Gualazzi, Tosca, Rita Pavone. Non sono mancate le nuove proposte.
Ma per noi di Caserta c’è stata una persona che sul palco spiccava più di tutti fra l’orchestra, il chitarrista Elvezio Fortunato, che porta con se un bagaglio ricco di esperienza. Nel suo curriculum spiccano tournée, successi e dischi con numerosi artisti come: Giusy Ferreri, Gianluca Grignani, Laura Pausini e molti altri. Ringrazia tutti coloro che hanno sempre creduto i lui e che sostengono le sue passioni. Già conosciuto in molti programmi televisivi come: “Ti lascio una canzone, The Voice e Ora mai più”. Il palco della kermesse più amata dagli Italiani contribuirà ad arricchire le sue esperienze e a volare sempre più in alto.
La chitarra torna sotto i riflettori nell’orchestra di Sanremo e insieme ad altri nomi come Ruggero Brunetti e Adriano Pratesi lo fa in un modo spettacolare soprattutto per noi casertani grazie a Elvezio Fortunato.
Fieri di essere stati rappresentati da un ragazzo che non smette di inseguire i suoi sogni e le sue passioni e che ha avuto il coraggio di farne pane quotidiano