Il dramma di Mario e Giuseppe, corpi sbalzati a 500 metri. Quella frase prima della tragedia

 

 

Capua. Alcuni lavori di manutenzione alla linea ferroviaria, in particolare ad uno scambio, potrebbero essere stati all’origine del deragliamento del treno ad alta velocità 9505 Milano-Salerno, uscito dai binari questa mattina nei pressi della stazione di Livraga, nella campagna di Lodi. Due le vittime, i macchinisti del convoglio, Giuseppe Cicciù, di 51 anni, di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, di 59, originario di Capua dove vive la sua famiglia (uno dei fratelli, Mimmo, è dipendente comunale) ma residente nel Milanese insieme a moglie e figlio. I loro corpi sono stati trovati a circa 500 metri dal luogo dell’incidente. In un post su Facebook, lo scorso ottobre, uno dei due scriveva: «La prevenzione è sempre l’arma migliore».

 

Le condizioni dei feriti

Ferite 27 persone, in maniera non grave. Due sono state curate in codice giallo negli ospedali della zona, una ha una gamba fratturata. Secondo una prima ricostruzione la motrice del treno, che in quel momento viaggiava alla massima velocità consentita (circa 290 chilometri all’ora) sarebbe uscita dai binari finendo prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa. Il resto del convoglio ha invece proseguito, rimanendo sui binari ancora per circa un chilometro, fino a quando la seconda carrozza si è ribaltata fermando il treno.

 

Si indaga sui lavori

Ad innescare l’incidente, in base alle prime ricostruzioni, potrebbe essere stato un problema ad uno scambio. Secondo quanto riferito dall’ANSA, infatti, proprio la scorsa notte, o nella tarda serata di ieri, sarebbe stato sostituito un ‘deviatoiò, ovvero un pezzo dello scambio stesso. Anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha confermato la circostanza che «erano in corso dei lavori», ma ha precisato che «non si sa se ci sia un collegamento diretto». «Poteva essere una carneficina», ha detto il prefetto di Lodi Marcello Cardona. E ad evitare un bilancio molto più grave è stato il fatto che il convoglio fosse praticamente vuoto: a quanto si è appreso, sulla prima carrozza c’era un solo passeggero e nella seconda e nella terza ce n’erano pochissimi.

 

Testimonianze terribili

I soccorritori parlano di una scena «impressionante», uno dei passeggeri feriti ha raccontato: «Credevo di essere morto. Non riesco a descrivere quel che è accaduto, non me ne rendo ancora conto. Il treno andava velocissimo, forse ai trecento chilometri all’ora. All’improvviso ho sentito una botta violenta. Un boato fortissimo». E un altro ha riferito: «E’ saltata la luce e abbiamo intuito che c’era un’emergenza. La carrozza ha iniziato a ondeggiare. Sarà durato un minuto». «Un passeggero ha sbattuto la testa contro il finestrino quando la carrozza si è piegata», è il racconto di un altro testimone. L’addetto alla ristorazione, un ragazzo che al momento dell’incidente stava distribuendo il caffè ai passeggeri, «era una maschera di sangue». Sospesa la circolazione sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna, tutti i convogli sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano-Piacenza, con forti ritardi. I treni sono istradati su percorso alternativo tra Milano e Piacenza con maggior tempo di percorrenza di un’ora. Rete Ferroviaria italiana (Rfi) ha fatto sapere che è stata effettuata la riprogrammazione dei treni, mentre sono stati cancellati una decina di convogli.

 

Politica in lutto

Dolore bipartisan per quanto accaduto è stato espresso da mondo della politica, con il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che sta andando sul luogo del deragliamento. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio per le «due nuove vittime del lavoro» e si è augurato che si faccia presto luce sulla dinamica del grave incidente, per garantire il diritto dei cittadini alla sicurezza nei trasporti. Protestano invece i sindacati, che hanno indetto per domani uno sciopero di due ore «di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle 12, in considerazione dell’estrema gravità dell’incidente e nel rispetto delle vite umane». I rappresentanti dei lavoratori sono stati convocati per domani alle 12 dal gruppo Fs per approfondire la dinamica dell’incidente, ma in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa sottolineano che «è terribile che facendo correttamente, diligentemente e con professionalità e passione il proprio lavoro si possa perdere la vita ed è ancor di più inaccettabile quando questi eventi si verificano in un sistema tra i più avanzati a livello mondiale dal punto di vista della sicurezza»

 

Nel riquadro Giuseppe Cicciù

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