IL PROFILO. Due comunità in lutto per Mario: lascia moglie e figlio. Deciso lutto cittadino

 

 

CAPUA. Capua e Pioltello. Due comunità lontane ma unite dallo stesso dolore per Mario Di Cuonzo, il 59enne ferroviere originario di Capua morto nella tragedia di Lodi. Mario si era trasferito anni fa in provincia di Milano dove viveva con la sua famiglia: a Capua aveva conservato le sue radici e gran parte della sua famiglia, compreso uno dei fratelli, Mimmo, stimato dipendente del Comune di Capua, al quale in queste ore si stanno stringendo tutti.

 

Strazio anche nella comunità che lo aveva ormai adottato: lutto cittadino a Pioltello (comune di 37mila abitanti alle porte di Milano) e bandiere a mezz’asta per Mario Di Cuonzo. Lo ha annunciato  Ivonne Cosciotti, sindaco del comune dove viveva il macchinista 59enne e dove due anni fa deragliò un treno regionale, provocando tre morti.

 

«Apprendo in questi minuti che uno dei due macchinisti morti durante l’incidente di stamane – scrive Cosciotti – è un nostro concittadino. Ancora una volta la nostra Città è ferita gravemente per fatti che superano ogni possibile giustificazione. Di Cuonzo Mario ci lascia. Sono vicina alla moglie e al figlio con un abbraccio che sono certa vale per ognuno di voi. Proclamo il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta».

 

Il dolore di Sala

“Il deragliamento del treno sulla linea Milano-Bologna, partito questa mattina dalla nostra Stazione Centrale, ci colpisce profondamente. Prendere un treno per lavoro, per raggiungere i propri affetti in un’altra citta’ o per un viaggio e’ una consuetudine che in tanti condividiamo, ma che oggi si e’ trasformata in tragedia. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella della citta’ di Milano alle famiglie dei due macchinisti, Giuseppe Cicciu’ e Mario Di Cuonzo, che in queste ore stanno vivendo momenti drammatici: non si dovrebbe mai morire facendo il proprio lavoro”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in merito al deragliamento del Frecciarossa di questa mattina in prossimita’ di ospedaletti Lodigiano. “La mia apprensione e il mio pensiero vanno anche ai numerosi feriti rimasti coinvolti, sperando con tutto il cuore che possano rimettersi il prima possibile” aggiunge il sindaco, auspicando “che sia fatta completa chiarezza sulla dinamica dell’incidente, ma soprattutto che si intensifichino gli sforzi per evitare simili disastri”

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