San Prisco. “Il ristorante non è mio, ma appartiene a mio figlio e a mio fratello” e “mai ho pensato di utilizzare la mia carica da senatore per intraprendere percorsi alternativi, mai ho strumentalizzato la mia posizione per raggiungere obiettivi che non fossero il bene del Paese e gli obiettivi politici del mio partito”.
La senatrice di Forza Italia Mariarosaria Rossi conferma l’indiscrezione di ‘Repubblica’ sull’apertura di un ristorante nel casertano, ma smentisce di esserne la proprietaria e contesta di aver usato il suo ruolo politico e il simbolo del Senato, annunciando di aver dato mandato ai legali di “esperire tutte le azioni più opportune nelle sedi giudiziarie competenti”.
L’autrice dell’articolo, Conchita Sannino, però, in un articolo messo on line questo pomeriggio sul sito di Repubblica, contrattacca e afferma: “In due video appare chiaro il legame tra l’inaugurazione del locale e la presenza come organizzatrice di Rossi senatrice”.
“Se alle fake news si potesse attribuire un oscar, all’articolo comparso su ‘La Repubblica’ dal titolo: ‘Rossi, l’ex zarina di Berlusconi apre una pizzeria con lo spot di Razzi’ se ne aggiudicherebbe sicuramente uno”, scrive in una nota Rossi, che poi mette in fila le sue precisazioni: “Il primo punto -sottolinea- attiene la proprietà del ristorante. Non è mio. Bastava una visura camerale per accertarlo ma mi rendo conto che quando a guidare una penna è il pregiudizio anche la minima verifica passa in secondo piano. Il ristorante -assicura- non appartiene a me ma a mio fratello e a mio figlio a cui, da madre, ho voluto dare un’opportunità. Aggiungo che in una zona in cui le occasioni di lavoro latitano e spesso il reddito di cittadinanza diventa l’unica opzione, un’attivitá commerciale potrebbe contribuire ad alleggerire il peso per lo Stato contestualmente alla formazione di nuove professionalità. Secondo punto. Diversamente da quanto leggo nel servizio in oggetto -rimarca la senatrice azzurra- il mio percorso politico ed il mio impegno da senatore non hanno mai avuto un ruolo in questa vicenda. Mai infatti ho pensato di utilizzare la mia carica da senatore per intraprendere percorsi alternativi, mai ho strumentalizzato la mia posizione per raggiungere obiettivi che non fossero il bene del Paese e gli obiettivi politici del mio partito”, rimarca Rossi, negando di aver mai “utilizzato i simboli del Senato delle Repubblica per pubblicizzare l’evento” e rivendicando il suo senso delle istituzioni dimostrato, tra l’altro, dice, “dal mio impegno in Aula dove le mie presenze superano l’84%”.
“Last but not least – conclude Rossi – non ho mai esercitato la professione di ballerina in vita mia. L’unica cosa vera dell’articolo in questione è che la Pizzeria “Codice Rossi” inaugura questa sera nella provincia di Caserta e che io sarò presente a dare un in bocca al lupo a mio figlio. Resta inteso che ho già dato mandato ai miei legali di esperire tutte le azioni più opportune nelle sedi giudiziarie competenti dove verranno prospettati ulteriori punti oltre a quelli già citati”.
Alle accuse della senatrice, replica la giornalista di ‘Repubblica’ autrice dell’articolo, Conchita Sannino, con un pezzo messo on line poco fa sul sito del quotidiano: “È singolare che arrivino lezioni di giornalismo proprio da chi, come la parlamentare della Repubblica Mariarosaria Rossi, sembra essere costretta ad alzare la voce o lanciare offese per coprire le imbarazzanti tracce delle proprie contraddizioni”, che restano, aggiunge, “perfino a disposizione dei social, anche quando li si prova a cancellare”.
Secondo la Sannino, “in due video (che sono on line sul sito di Repubblica, ndr) appare chiaro il legame tra l’inaugurazione del locale e la presenza come organizzatrice di Rossi senatrice”. In particolare, spiega la giornalista, “in un filmato, postato su Instagram profilo ‘Codice Rossi’, e poi cancellato nelle ultime ore, dal banco delle pizze, Rossi si fa registrare tra lo chef, una margherita e il banco delle pizze e dice ‘sono già arrivata qui, mi raccomando, vi aspetto sabato’. In un altro – conclude la cronista – è il suo ex collega Razzi a fare pubblicità alla qualità della pizza: sotto il nome del locale, compare la scritta Senato della Repubblica”
Tanti erano volti noti ieri sera all’inaugurazione della pizzeria di Vittorio Rossi e Lorenzo Persici, rispettivamente fratello e figlio della senatrice. Non hanno voluto mancare diversi politici, tra i quali il consigliere regionale ed ex sindaco di Santa Maria a Vico Alfonso Piscitelli, il vicesindaco di Piedimonte Matese Ivan Filetti e la senatrice Urania Papatheu, ma anche l’ex presidente dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere Carlo Grillo, oltre a nomi conosciuti del food e ufficiali dell’Arma. La senatrice Rossi ovviamente non poteva mancare anche se solo – come ha precisato – “in veste di madrina”. Suo figlio perchè comproprietario della pizzeria seguirà l’attività da lontano visto che continuerà a vivere a Roma.