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Rapina all’autolavaggio, imprenditore arrestato per errore. Ecco le prove
Succivo. E’ già libero l’imprenditore pakistano arrestato l’altro giorno per errore a Isernia per il reato di rapina aggravata dall’utilizzo del coltello e lesioni personali. Dopo l’interrogatorio di garanzia tenutosi ieri mattia presso la Casa Circondariale di Isernia, il gip Sicuranza ha revocato la misura cautelare del carcere e disposto l’immediata scarcerazione di Ahmed Naveed.
E’ stata quindi accolta la tesi sostenuta dal difensore dell’imprenditore, l’avvocato Gaetano Luigi Spinelli, che ha dimostrato, anche mediante produzione documentale, come il suo assistito, imprenditore tessile inserito stabilmente nel tessuto produttivo a Succivo, totalmente incensurato e proprietario di una fabbrica con diversi dipendenti, in realtà fosse socio del denunciante, proprietario dell’autolavaggio sito nel comune di Isernia, e che la tesi accusatoria e quindi la denuncia della rapina non avesse fondamento probatorio.
Il gip ha quindi sostenuto la credibilità di Naveed e la tesi difensiva, ordinando l’immediata scarcerazione come richiesto dall’avvocato Gaetano Luigi Spinelli. Il proprietario dell’autolavaggio, un 32enne di origine afgane, riferì di essere stato aggredito con calci e pugni da malintenzionati che lo obbligarono a consegnare l’incasso della giornata pari a mille euro per poi dileguarsi a bordo di un mezzo non meglio indicato.