Caserta/Marcianise. Il vaso di Pandora si scoperchierà definitivamente ad ottobre quando davanti al giudice monocratico Giuliana Taglialatela sfileranno i 151 indagati nella maxi indagine sui concorsi truccati in Campania.
Sono quasi tutti candidati che hanno avvicinato “chi contava” o pagato pur di provare a entrare nell’Esercito o nella polizia penitenziaria. Il pubblico ministero Antonello Ardituro – come riferito da “Il Mattino” – ha infatti chiesto il processo che comincerà in autunno. Tra le ipotesi di reato per i 151, quasi tutti provenienti dal Casertano o dalla provincia di Napoli, ci sono truffa, ricettazione e repressione della falsa attestazione di lavori altrui. I candidati avevano già le risposte dei quiz del 2016. A novembre si è esaurito il procedimento di primo grado per coloro che hanno scelto l’abbreviato, tra i quali anche Zarrillo.
Sotto la lente della Procura finirono le richieste di pagamento di somme di denaro ad ex volontari in ferma breve dell’Esercito Italiano che volevano partecipare ai concorsi per il reclutamento nelle Forze di Polizia; gli aspiranti soldati, è emerso, si rivolgevano ad alcune persone, tra i quali lo stesso Zarrillo, nella speranza di ottenere tramite il suo interessamento facilitazioni di vario tipo finalizzate al superamento delle selezioni.