Clan Piccolo-Letizia, la stangata: chieste 29 condanne. NOMI E FOTO

Marcianise. È una requisitoria durissima che ripercorre almeno un decennio di attività criminali dei Piccolo-Letizia quella terminata meno di un’ora fa dal pubblico ministero della Dda Luigi Landolfi che ha invocato 29 condanne per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato.

Rischiano 20 anni elementi di spicco come Pasquale Piccolo “Rockefeller” e Achille Piccolo ma anche tanti fedelissimi rimasti nelle retrovie negli ultimi anni. Ecco il quadro completo con le richieste:

Buanno 14
Caterino 10
Celeste 12
Cristiano 10
De Lise 14
Andrea Letizia 20
Antonio Letizia 20
Giuseppe Letizia 10
Primo Letizia 10
Maietta 14
Mastroianni 20
Nacca 14
Napolitano 1
Noia 18
Perreca 20
Pettrone 5
Achille Piccolo 20
Angelo Piccolo 12
Palma Bellopede Piccolo 12
Domenico Piccolo 14

Francesco Piccolo 14
Pasquale Piccolo 20
Ricciardi 14
Russo 5
Scognamiglio 14
Silvestre 14
Giovanni Timbone 10
Vincenzo Timbone 14

L’indagine

Nella prossima udienza è prevista la discussione degli avvocati, tra i quali Giuseppe Foglia, Andrea Piccolo, Angelo Raucci, Mariano Omarto e Massimo Trigari. Entro la fine di gennaio potrebbe già arrivare la sentenza di primo grado.

Le indagini della Dda si sono focalizzate sul clan Piccolo-Letizia e dell’analogo sodalizio denominato clan Perreca, ad esso federato, entrambi operativi sui territori di Caserta, Marcianise, Recale e aree contigue, dagli anni ‘90 ad oggi, in aperta e armata contrapposizione con il clan Belforte.

Sotto la lente dell’Antimafia il controllo delle attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie, l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminose rivali.

L’indagine fotografa la contrapposizione dei clan rivali sul territorio e la lunga scia di sangue che ne è conseguita nel ventennio dal 1990 al 2009 ed il successivo mutamento di strategia dei clan col passaggio dalla fase ‘armata’ a quella silente e virulenta dell’infiltrazione nel settore dell’imprenditoria.

Le attività investigative, incentrate sulle intercettazioni dei colloqui in carcere e sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno offerto un rilevante spaccato delle tensioni interne al clan Piccolo, soprattutto tra la componente “Piccolo” e quella “Letizia”, negli anni successivi al 2005, allorquando, le numerose operazioni di P.G. e il proliferare di collaboratori di giustizia nelle fila del clan Belforte segnavano il progressivo indebolimento di tale sodalizio e la progressiva ripresa delle attività del clan dei Quaqquaroni, nell’ambito del quale iniziavano frizioni tra le due fazioni, per contendersi il ruolo di leader.

GLI INDAGATI

BUANNO Fabio, cl’63.
CATERINO Luigi, cl’50.
CELESTE Francesco Antonio, cl’85.
CRISTIANO Maria, cl’65.
DE LISE Pietro, cl’71.
LARHZAL Achraf, cl’83.
LETIZIA Giuseppe (detto Vincenzo), cl’91.
NACCA Antonio, cl’80.
PERRECA Domenico, cl’63.
PETRUOLO Gaetano, cl’61.
PICCOLO Achille, cl’75
PICCOLO Angelo, cl’80.
PICCOLO BELLOPEDE Palma, cl’77.
PICCOLO Francesco, cl’80.
PICCOLO Pasquale, cl’60.
RICCIARDI Salvatore, cl’83.
SCOGNAMIGLIO Gennaro, cl’56.
TIMBONE Vincenzo, cl’74.
LETIZIA Andrea, cl’76.
LETIZIA Antonio, cl’69.
LETIZIA Primo, cl’84.
LETIZIA Salvatore, cl’81.
MAIETTA Michele, cl’83.
MASTROIANNI Antimo, cl’65.
NOIA Luigi, cl’62.
PERRECA Antimo, cl’57.
PERRECA Giovanni, cl’60.
PICCOLO Domenico, cl’75.
SILVESTRE Salvatore, cl’69.
TIMBONE Giovanni, cl’72.

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