Ponte sequestrato, la Procura ha deciso. E’ una mazzata…

Capua. Il ponte nuovo sul Volturno non sarà riaperto al traffico. Almeno a breve termine. Secondo quanto riferito dall’avvocato Roberto Barresi, già candidato a sindaco, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha rigettato l’istanza di dissequestro del ponte nuovo (protocollo numero 23873 19/12/2019), “a causa dell’inadeguatezza del progetto comunale delle opere di sistemazione e messa in sicurezza. Per questo motivo, il ponte continuerà chiuso e a tempo indeterminato”

Nei giorni scorsi, prima della decisione della Procura, sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco Luca Branco invocando una mobilitazione sulla problematica. Il Ponte Nuovo è chiuso alla circolazione da oltre un anno e quello Romano, parallelo, resta l’unica via d’accesso dal centro di Capua a Fuori Porta Roma ed ai Comuni limitrofi.

La dichiarazione di Branco

“Ritengo che sia necessaria un’azione nostra molto forte e visibile per obbligare gli organi di governo nazionale e regionale a finanziare la restante parte dell’intervento permettendo di eseguire l’intero consolidamento. Dal primo giorno del nostro insediamento abbiamo posto la priorità alla problematica ponte, ottenendo la totale collaborazione da parte della Regione Campania dimostrata con l’inserimento nel riequilibrio di bilancio regionale, alla data del 31 luglio 2019, della somma necessaria al rifinanziamento dell’opera. Eravamo riusciti a rimettere in corsa l’unica possibilità per raggiungere l’obiettivo. Avevamo riottenuto gli identici importi precedentemente andati perduti. Il massimo che potevamo fare l’abbiamo fatto ed i fondi sono stati ristanziati. Attendevano il dissequestro da parte degli organi competenti per avviare il cantiere.

Le indagini avviate con il sequestro hanno dato seguito alla produzione di una perizia tecnica da parte della Procura della Repubblica che ha evidenziato delle carenze nell’intervento progettato. Credo che vada ringraziata la procura con i propri tecnici per aver analizzato le problematiche possibili durante le fasi d’opera, riconoscendo non esaustivo l’intervento, indicando delle necessarie analisi e diverse scelte strutturali. Oggi ci troviamo in una situazione di stallo che è comprensibile ma per niente accettabile. Dobbiamo chiedere di essere immediatamente ascoltati dal Ministro e puntare ad utilizzare le somme già messe a disposizione per ultimare i saggi e le valutazioni tecniche richieste dal perito allo scopo di comprendere esattamente i costi e le opere a farsi per l’apertura del ponte. Non deve passare neppure un giorno in cui non sollecitiamo per la risoluzione del ponte.

Noi abbiamo avuto la capacità e la caparbietà che ci hanno permesso di ricevere nuovamente l’importo andato perduto ma naturalmente era calcolato sul precedente progetto approvato dai vari organi di competenza, messo a gara dalla Stazione Unica Appaltante ed affidato alla ditta risultata vincente. Abbiamo fatto tutto ciò che ci competeva ed anche qualcosa in più ed oggi necessita un’attenzione da parte di chi deve intervenire immediatamente per garantire che tutto arrivi a termine. Dobbiamo evidenziare anche le perplessità che abbiamo relativamente al ponte vecchio, rispetto al quale vanno immediatamente eseguite le prove di carico in programma, con l’analisi attenta del risultato, e la possibilità di una eventuale chiusura parziale o totale qualora i dati uscissero critici. Avviamo immediatamente un’azione cittadina di richiesta di aiuto e soprattutto di rispetto.”

 

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