A Giurisprudenza inaugurata l’aula studio dedicata a Susanna Crispino

SANTA MARIA CAPUA VETERE(Stefania Mastroianni). Inaugurata questa mattina l’aula studio della Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Vanvitelli (ex SUN) a nome di Susanna Crispino, dottoranda in Internazionalizzazione dei sistemi giuridici scomparsa improvvisamente il 4 marzo 2018.

Il Dipartimento sammaritanno di via Mazzocchi ha voluto dedicare al nome e alla memoria della giovane giurista l’aula di studio e ricerca di Palazzo Melzi. L’inaugurazione, alla presenza del Rettore Giuseppe Paolisso e dei docenti del Dipartimento, è avvenuta alle 12.30 di oggi, sulla scorta dell’impegno tenuto in serbo da alcuni rappresentanti degli studenti dell’associazione MuoViamoci.

L’iniziativa è stata lodata da professori, ricercatori e studenti che vivono il dipartimento di giurisprudenza e che conobbero la dottoressa Crispino, la sua gentilezza e il suo impegno di studiosa e attivista.

Chi era Susanna

La giurista Crispino era una studiosa di diritto; aveva cominciato l’Università a Santa Maria Capua Vetere ma, attratta dagli ideali dell’antimafia, aveva proseguito i suoi studi a Palermo, dove si erano laureati i giudici Borsellino e Falcone. Era entrata far parte delle Agende Rosse, il movimento fondato da Salvatore Borsellino fratello di Paolo, sposando appieno i principi della lotta alla criminalità organizzata. Aveva poi intrapreso, nel 2015, il dottorato di ricerca all’Università Vanvitelli, dove collaborava con la cattedra di diritto penale II e di filosofia del diritto. Appassionata di cinema e di musica, di viaggi e di cultura, la dottoressa Susanna Crispino si distingueva per gentilezza e nobiltà d’animo.

La sua prematura scomparsa ha lasciato vuoto e sconforto nella comunità accademica.

L’inaugurazione di un’aula dedicata a lei cicatrizza il dolore che la perdita ha causato. Una giornata di ricordo, che si lascia però alle spalle la sofferenza e accende in chi è rimasto l’amore per gli studi e per la vita universitaria, proprio come Susanna l’amava.

 

 

 

 

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