Marcianise (Alfonso Crisci). Sedici anni. Giovanni Buonanno evita la richiesta di 30 anni ma viene comunque condannato per l’omicidio del 29enne senegalese Modou Diop, avvenuto nel febbraio di quest’anno ad un semaforo del comune di San Nicola la Strada, dove la vittima faceva il lavavetri. Nel corso della requisitoria erano stati invocati 30 anni dal pm, ma il gup Nicoletta Campanaro ha riconosciuto le attenuanti generiche anche perchè Buonanno, difeso dagli avvocati Trigari e Omarto, ha scelto il rito abbreviato.
Secondo l’accusa, Buonanno avrebbe investito intenzionalmente con la sua auto Diop in seguito ad una lite avvenuta poco prima; il 29enne senegalese mori’ all’ospedale di Caserta per le ferite riportate. In un primo momento la Procura di Santa Maria Capua Vetere ipotizzo’ l’omicidio stradale, poi le indagini della Squadra Mobile di Caserta, che estrapolo’ le immagini di alcune telecamere di video-sorveglianza presenti in zona che riprendevano l’auto dell’imputato e quella di un gruppo di amici, accertarono che si era trattato di omicidio volontario. Il fatto si verifico’ in viale Carlo III, alla rotonda di San Nicola la Strada, luogo solitamente frequentato da immigrati africani che lavano i vetri delle auto che si fermano ai semafori e vendono fazzolettini.
Spesso avvengono liti e discussioni tra immigrati e automobilisti che non vogliono farsi lavarsi vetri, cosa che sarebbe avvenuta anche tra Buonanno e Diop, che avrebbe colpito l’auto di Buonanno con un pugno. Il 22enne, di Marcianise, secondo la Procura, avrebbe fatto finta di investire Diop per poi andarsene, quindi poco dopo sarebbe ritornato alla rotonda per “vendicarsi”, investendo Diop in pieno, per poi fuggire lasciandolo esanime sull’asfalto. Buonanno, incensurato, fu fermato ad aprile dalla Polizia di Stato ed e’ poi finito sotto processo.