Lo sciopero della fame secondo Sforza: banchetto (indisturbato) nel Castello. IL VIDEO

Caserta. Il giovedì si era presentato vestito da Gladiatore, ma aveva già annunciato che sarebbe tornato almeno fino a quando non sarebbe stato rimosso l’amianto dall’area antistante il Castello di Casertavecchia.

A Paolo Sforza, broker, tuffatore della Reggia, personaggio televisivo, e chi più ne ha più ne metta, sono bastate 48 ore per mettere in atto il suo personalissimo “sciopero della fame”. Col fedelissimo Raffaele Capone ha banchettato proprio nello spazio: patate al forno, bistecca, tiramisù e vino.

“Siamo nobili, lo sciopero della fame lo facciamo mangiando” ha spiegato nell’immancabile storia Instagram. Solo a digestione cominciata sono arrivati due agenti in scooter.

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