Santa Maria Capua Vetere. Voleva lasciare quel mondo. Basta spaccio, basta carichi di fumo, basta pericoli. Volevo farlo per i suoi due figli. Ma tra la volontà di Giuseppe Cortese, nipote del defunto ras Angelo, e la retta via c’era un uomo: Ferdinando Del Gaudio.
Bellagiò, quando Cortese voleva cambiare vita, si presentò da lui per ammonirlo e fargli capire che da allora avrebbe dovuto fare i conti con lui. E’ il luglio 2016 quando avviene il primo faccia a faccia tra i due raccontato dallo stesso Cortese nell’ordinanza notificata oggi dai carabinieri a 22 persone: “Dopo l’arresto sono rimasto in carcere 4 giorni poi son stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di mia madre a Cervino. Fino all’arresto ho sempre esercitato l’attività di spaccio in autonomia, senza pressione. Tra fine giugno e inizio luglio è cessata anche la misura degli arresti domiciliari sono tornato a Santa Maria della mia compagna. Ho deciso da quel momento di cambiare vita dedicandomi ad attività lecite, infatti svolgo l’attività di idraulico.”
“A distanza di 15 giorni dal mio ritorno a Santa Maria C.V. si presentarono presso la mia abitazione quattro soggetti a bordo di una Nissa Juke di colore bianco. Dei quattro uomini solo uno scendeva e mi chiedeva di uscire all’esterno per parlami” ricorda Cortese spiegando agli investigatori che l’uomo in questione era Ferdinando Del Gaudio detto “Bellagiò”.
“Del Gaudio mi fece presente di essere a conoscenza del fatto che io esercitassi da tempo l’attività di spaccio di stupefacenti in particolare di hashish e nel contempo mi rappresentava che se avessi voluto continuare a esercitare senza problemi l’attività avrei dovuto necessariamente approvvigionarmi da loro. Del Gaudio mi faceva presente che la piazza di spaccio di Santa Maria Capua Vetere era nelle loro mani e pertanto non avrei avuto altra scelta. Facevo presente al Del Gaudio che era mia intenzione non dedicarmi più all’attività di spaccio.”
Il ras – secondo quanto riferito da Cortese – con fare minaccioso replicò con queste parole: “Se vuoi faticare devi prendere o fumo a mano a noi, altrimenti facimm e tarantell e tu tieni pure e creature”.
Il dibattito proseguì ma le posizioni non mutarono : “Ribadii a Del Gaudio che non volevo mettermi a spacciare proprio per i miei figli, ma lui continuò a dire che il fumo a Santa Maria non doveva arrivare da fuori”