San Felice a Cancello. Oggi si è tenuta l’udienza in Corte d’appello per tre esponenti del clan Lettieri-Sgambato, arrestati nella primavera del 2018. Si tratta di Giovannina Sgambato, alias ‘a vecchiarella e ‘ sparatora, Michele Lettieri alias ‘o napulitan ed Enzo Ruotolo di via Cantariello.
In primo grado furono assolti tutti beneventani e furono condannati la Sgambato ad anni 8 mesi 8, Lettieri ad anni 10 e Ruotolo ad anni 8 mesi 8.
In aula era presente Enzo Ruotolo, attualmente rinchiuso nel carcere di Secondigliano, mentre hanno rinunciato a comparire in videoconferenza sia Lettieri che la Sgamabato.
Per un aspetto puramente tecnico l’udienza è stata rinviata al prossimo 2 dicembre
L’indagine del pm Landolfi, oltre ad essere uno spaccato del clan, si concentra su tre episodi: l’estorsione ai danni di un negozio di Santa Maria a Vico di telefonia, dove si presentano Enzo Ruotolo e Michele Lettieri, l’estorsione ai danni di una concessionaria di Paolisi e di una ditta dell’agro aversano che faceva lavori in zona sanfeliciana.
Durante l’estorsione ai danni dell’azienda dell’agro aversano emerge con chiarezza la volontà del clan Lettieri-Sgambato di riaffermare la propria leadership sul territorio e di far capire a quelli oltre il ‘ponte di ferro’ (Pagnozzi) che loro sono una forza e che non temono nessuno.
Questo emerge in una conversazione tra Enzo Ruotolo di via Cantariello e Michele Lettieri.
Michele Lettieri: E comunque, mi senti a me? …inc.. a tutti quanti! Hai capito? Come hanno saputo che stiamo io e la vecchia (SGAMBATO Giovannina) insieme? Il guaio è grande (si vanta). Corrono avanti e indietro li vedi! Adesso possiamo acchiappare qualcosa (intende soldi n.d.t.) Hai capito? adesso dicono che deve incominciare anche quello della rotonda (parla di lavori di edilizia stradale).