San Felice a Cancello. E’ in corso sul territorio una vera e propria faida per lo spaccio a colpi di soffiate ai carabinieri. Oramai il canovaccio sanfeliciano è chiaro. In casa di Nicola Lapolla ieri oltre alla droga, al bilancino e ai soldi è stata sequestrata anche un’agenda con i nomi di chi veniva rifornito.
Si tratta di nominativi sui quali saranno accesi i riflettori da parte delle forze dell’ordine, così come era accaduto due settimane prima in occasione dell’arresto di ‘o stagnaro Davide Migliore.
Oramai il quadro sembra davvero completo ma c’è di più. Il blitz di ieri potrebbe essere nato da una soffiata, qualcuno ha indirizzato i militari a casa Lapolla, finora considerata zona franca.
Pare che un’ora prima del blitz ci sia stato del movimento tra via Roma e corso Abatemarco, qualcuno avrebbe consigliato ai militari dove andare a colpire.
Si stanno facendo i dispetti l’uno con l’altro, era accaduto anche prima in occasione di un’altra perquisizione ai danni della De Rosa e naturalmente dell’assalto contro lo stagnaro e il macellaio al Gaudello.
Resta da vedere chi saranno i prossimi a finire nel mirino, forse la zona di Piedarienzo?
C’è una situazione di anarchia totale, come negli anni 2000 a Napoli, con le dovute proporzioni: da una parte gli spagnoli e dall’altra i Di Lauro.
Anche se a San Felice negli ultimi mesi i gruppi si sono ulteriormente suddivisi ed è tornata pure in auge la frangia della frazione San Marco Trotti.
Ricordiamo che di recente sono stati controllati alcuni pluripregiudicati sammarchesi, che storicamente hanno sempre bazzicato nello spaccio.
In generale ci sono troppi nullafacenti che sfrecciano su auto di media o grossa cilindrata, forse è il caso di mettersi a lavorare, c’è tanto da fare, ci sono tanti bei campi da coltivare o frutta da raccogliere.