Marcianise.La prima puntata andata in onda ieri sera su Rai2 conferma che “Il Collegio” è un vero e proprio fenomeno social e di costume. Boom di ascolti per il programma che debutta con uno share del 10.7% e oltre 2,4 milioni di telespettatori: il miglior dato di sempre, sia in termini di ascolto che di share, per il programma di Rai2 – realizzato in collaborazione con Magnolia-Banijay Group. Straordinari gli ascolti nelle fasce più giovani che confermano “Il Collegio” vero e proprio fenomeno di costume tra i giovanissimi e gli adolescenti: lo share è stato del 37.7% nel target tra gli 8 e i 14 anni, con punte del 45,2% tra le ragazzine, e del del 35,1% tra i 15 e i 19 anni.
Grande successo anche sui social dove “Il Collegio” è stato il programma più commentato della giornata con oltre trecentomila interazioni. Nella prima puntata di ieri, i 20 ragazzi sono entrati nel Collegio Convitto di Celana, a Caprino Bergamasco per essere catapultati indietro nel tempo, nel 1982. Hanno subito affrontato la prova di ingresso, particolarmente severa. Non l’hanno superata in cinque (Alex Djordievic, George Ciupilan, Samuele Fazzi, Benedettagea Matera e Sara Piccione), ma è stata data loro la possibilità di restare come uditori. Devono sostenere un altro test d’ammissione e superarlo (a pieni voti) per diventare collegiali a tutti gli effetti.
Oltre a frequentare a tempo pieno le lezioni, fare conoscenza dei professori, i ragazzi hanno dovuto fare subito i conti con le severe direttive del collegio, tra le quali quella di consegnare gli “oggetti proibiti”, fare a meno della tecnologia, dei prodotti di bellezza (quest’anno spiccavano numerosi i profumi e i deodoranti) e tagliare i capelli, atto che ha provocato pianti, grida e arrabbiature nei ragazzi. L’alunna Claudia Dorelfi, che preferiva stare in classe scalza, ha ricevuto dal Preside una severa lezione sull’importanza delle scarpe.
Un momento di allegria è arrivato con l’ora di educazione musicale, dove tutti hanno dimostrato di conoscere il brano “Felicità” di Al Bano e Romina, successo del 1982. Dopo l’ottima condotta tenuta nei primi giorni, alcuni collegiali sono stati protagonisti un gesto di vandalismo nella notte: hanno smontato l’aula, portato tutto in cortile e lasciato lì una sorta di installazione che il Preside ha trovato con orrore la mattina seguente. Solo i cinque ragazzi uditori e Maggy Gioia, si sono astenuti da questo insulto all’autorità scolastica. È per questo motivo che il Preside conferisce la giacca con lo stemma del Collegio ai 5 ragazzi, che di fatto hanno dimostrato una certa disciplina, e di far rifare l’esame d’ammissione a tutti gli altri, eccetto che Maggy. Solo chi lo supererà riavrà la propria giacca, mentre gli insufficienti saranno espulsi.
Tra i protagonisti della stagione in onda sui Rai2 anche Gabriele Montuori, 14enne di Marcianise. Nella prima puntata è stato notato per una siparietto con professore di italiano e compagno di banco per la coniugazione di un verbo. Gabriele è soprannominato “il dottore” per lo spiccato interesse per la medicina. Nel provino si è detto “pronto, anzi prontissimo” rispondendo ad alcune domande di cultura generale.
Con un lungo post Antonello Velardi si è complimentato con Gabriele: “Leggo con grande piacere stamattina i dati degli ascolti dei programmi tv di ieri sera: è stato un boom per “Il Collegio”, la serie di Rai2 che appassiona i telespettatori. Ieri sera ero anch’io davanti alla tv, a seguire in particolare Gabriele Montuori, uno dei ragazzi che vivono – nella fiction – all’interno del collegio. Gabriele è di Marcianise, è un ragazzo di 14 anni che frequenta l’Aldo Moro e che con grande caparbietà ha voluto cimentarsi nel provino, l’ha superato e ora è sul grande schermo.
Mi fa molto piacere, è l’ennesima conferma dei talenti marcianisani. Talenti che prima erano come sommersi e che ora stanno emergendo: il segno dei tempi, l’indicatore di una comunità che a grandi passi sceglie la modernità. Gabriele si confronta in televisione con ragazzi provenienti da tutta Italia, da quello che ho visto ieri sera è un “tipo” e, proprio per questo, gli autori del programma l’hanno selezionato. Auguro a lui tutti i successi possibili, auguro di coltivare i suoi sogni: è già straordinario che un ragazzo di quest’età abbia dei sogni e li persegua, senza timori.
Andrò presto a trovare Gabriele, mi incuriosisce molto. Una curiosità alimentata non solo dalla storia in sé, da ciò che ho visto ieri sera in tv, ma dalla lettura del suo profilo Facebook. Ho letto tutti i suoi post, molto pertinenti e indicativi di un bagaglio emozionale non comune. E ho scoperto con molto piacere, e anche con sorpresa, che aveva condiviso dei miei post; in particolare quello sui fuochi d’artificio sparati in piazza Umberto primo dopo la mia cacciata da sindaco. Andrò da lui per capire che cosa pensa della sua città, che cosa pensa dei marcianisani, che idea si è fatto delle dinamiche pubbliche nel nostro territorio. Gli chiederò che si aspetta, che cosa vorrebbe che fosse la sua città; se ha voglia di scappare o di restare. Il suo giudizio vale molto più di quello di tanti politici e di tanti intellettuali, presunti.
Andrò a parlargli anche perché in fondo in fondo, lo confesso, ho una certa invidia per Gabriele. Ho invidia dei suoi 14 anni ma, soprattutto, della sua testa. Libera, autonoma, come non era la mia a 14 anni. E come mi sforzo che sia adesso, mezzo secolo dopo”.