L’aggiornamento
Prende sempre piu’ corpo l’ipotesi di un caso di omicidio-suicidio per quanto riguarda le due salme trovate in una abitazione a Castello di Cisterna, nel Napoletano, dai carabinieri. I militari dell’Arma sono entrati nell’appartamento di via Passariello intorno alle 12 di questa mattina, forzando la porta di ingresso, dopo essere stati allertati dai parenti dell’uomo deceduto, che non avevano notizie della coppia da ieri.
Secondo quanto si e’ appreso, i corpi Nunzio Fornaro e Nina Kotyarenco, entrambi di 57 anni, erano in camera da letto. Un primo esame dei cadaveri ha fatto emergere che presentavano ferite da colpi di arma da fuoco. Le salme sono ora al primo Policlinico di Napoli per l’autopsia e i militari dell’Arma stanno ascoltando i parenti e vicini di casa. Massimo riserbo sulle indagini che scavano alla ricerca di un motivo del gesto
Castello di Cisterna. I due cadaveri sono stati rinvenuti dai carabinieri che hanno fatto irruzione all’interno della villetta di via Passariello, lato Castello di Cisterna. Le vittime – secondo le prime testimonianze – sono un italiano, il signor N.F., e la sua convivente, straniera, N.S.; la coppia non dava notizie da due giorni e si ipotizza a questo punto che la tragedia fosse avvenuta già da diverse ore.
Tra le ipotesi seguite non viene esclusa quella dell’omicidio-suicidio. Entrambi avevano circa 55 anni: l’uomo era titolare di una ditta edile. A chiamare i carabinieri è stato il fratello della vittima che non riusciva a mettersi in contatto con il congiunto.
Il primo lancio
Pomigliano/Castello di Cisterna. Orrore nella zona di via Passariello. Due persone sono state trovate prive di vita. Al momento non ci conoscono ancora le cause del decesso.
Come riferito da Pomigliano Live l’area è blindata da un massiccio spiegamento di forze dell’ordine. Secondo alcuni testimoni la drammatica scoperta è stata fatta all’interno di un’abitazione poco prima delle 15: le vittime dovrebbero essere una coppia della zona.
Al momento nessuna ipotesi viene esclusa, compresa quella della morte violenta.
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