Donna casertana si oppone a trasfusione e muore. Il primario: “Dicevano grande mamma, hai dato una lezione ai medici”

Matese. Il confine tra fede e ragione. Il rispetto della volontà altrui e l’obbligo di cura. Questi e tanti altri interrogativi pone la storia che arriva dal nosocomio di Piedimonte Matese. La comunità matesina piange la morte di una donna di circa 70 anni, testimone di Geova, che in pratica ha scelto di morire.

Lo ha comunicato via social con un post il primario di Chirurgia Generale Gianfausto Iarrobino che ha raccontato di una famiglia unita e solidale nella scelta estrema della madre: “Sono triste e contemporaneamente incazzato nero. Una paziente è venuta meno nel mio reparto perché ha rifiutato una trasfusione di sangue. Era testimone di Geova. L’avrei salvata al 100% ma ha rifiutato ed è morta. I figli ed i parenti solidali con lei. Ho fatto di tutto. Mi sono scontrato con tutti i familiari ma…nulla. Alla fine i figli si sono esaltati dicendo:” mamma sei stata grande, hai dato una lezione a tutti i medici ed a tutto il reparto”. Mi chiedo: 1) come può una religione ancora oggi permettere un suicidio 2) come è possibile che io deputato per giuramento a salvare le vite umane, sia stato costretto a presenziare e garantire un suicidio assistito?”

La donna era arrivata una settimana fa all’ospedale di Piedimonte Matese con forti dolori addominali dovuti ad una gastrite sanguinante. C’era modo di agire ma la 70enne ha rifiutato le trasfusioni per motivi ragioni arrivando a firmare la cartella clinica nella quale negava il consenso all’atto che le avrebbe salvato la vita. Ieri pomeriggio sono stati celebrati i funerali.

 

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