Centrale dello spaccio in casa, la decisione per il rampollo dei Bifone

Portico di Caserta/Macerata Campania. Niente revoca della misura. Resta in carcere Giovanbattista Parretta, il 29enne porichese arrestato venerdì sera dai carabinieri della stazione di Macerata Campania, agli ordini del maresciallo Baldassarre Nero. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Nicoletta Campanaro ha infatti confermato la detenzione dopo l’udienza di convalida che si è tenuta nella giornata di ieri.

I militari dell’Arma, nel corso di un servizio di controllo del territorio,  transitando lungo via Trieste, intercettarono due giovani che si aggiravano per le vie cittadine  con fare sospetto. Poco dopo i due presero da Parretta due distinti involucri, che, sottoposti a controllo, sono risultati contenere rispettivamente,  0,5 grammi di cocaina e hashish del medesimo peso.

Successivamente i carabinieri hanno bloccato il giovane che, nel frangente, aveva cercato si eludere il controllo allontanandosi a bordo dello scooter in uso. La successiva perquisizione domiciliare e personale ha consentito di rinvenire nella disponibilità di Parretta, 23 panetti di hashish del peso complessivo di. 2.188 grammiinvolucro contenente ulteriori 67, 85 grammi di hashish,  1 involucro contenente 33 gr. di cocaina37 dosi, pronte per lo spaccio, contenenti cocaina del peso complessivo di 10 grammi,  bustine contenenti 3,24 grammi di marijuanadenaro contante pari ad euro 2.335, un bilancino di precisione, materiale da confezionamento nonché un telefono cellulare.

Il 29enne è il figlio di Rocco Parretta (tuttora detenuto) e di Angela Bifone, sorella del boss ora pentito Tonino Bifone detto “Zuzù”, e recentemente scarcerata.

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