Marcianise. A distanza di diverse ore dal nubifragio che si è abbattuto questa notte, intorno alle 3.15, su diverse zone del capoluogo, continua inesorabile la conta dei danni. Tra i Comuni più colpiti, insieme alle città di Capua, Aversa, Lusciano, Casal di Principe, Teverola e tutta la Valle di Suessola, c’è anche Marcianise, dove si annoverano danni ingenti. Situazione critica nei quartieri di Loriano e San Simeone, spina nel fianco ogni volta che si veerificano temporali.
Disagi soprattutto per i commercianti che stanno provvedendo autonomamente a ripristinare l’accessibilità nei locali, ma la situazione resta alquanto complessa. I proprietari del Bar Novelli, in zona San Simeone Profeta, a causa dell’allagamento, hanno dovuto gettare nel bidone della spazzatura molta della merce in vendita. Situazione di disagio per il Tabacchi Piscitelli, dove è stato necessario ripulire il locale dal fango e chi ci è entrato questa mattina non nasconde la forte puzza di fango facilmente avvertibile già dall’ingresso.
L’ennesima criticità sopraggiunta agli appena agli albori della stagione autunnale ha spinto Don Antonio Piccirillo, parroco della Parrocchia di San Simeone Profeta a schierarsi al fianco dei cittadini, per sensibilizzare le autorità sul problema. “In cinque anni che sono a San Simeone sono stati quattro gli allagamenti quale futuro per questo quartiere?” ha scritto il parroco che sta raccogliendo diverse testimonianze fotografiche dei cittadini esasperati. Questa mattina si è dovuta adoperare in prima persona per rimuovere il fango dai locali della sua parrocchia.
Disagi considerevoli anche per lo studio degli avvocati Pietro e Luigi Tartaglione: per fortuna il nubifragio si è verificato di notte con pochissime persone in auto, altrimenti le conseguenze non si sarebbero solo limitate ai danni materiali. Elicottero in azione inoltre nel pomeriggio nella zona Asi per consentire agli operai di riparare i tralicci al fine di ripristinare la regolare erogazione di energia elettrica nelle zone colpite.
Allagamenti importanti, oltre che in Terra di Lavoro, si sono registrati anche a livello Regionale persino in alcune aree destinate al reparto di Radioterapia dell’Ospedale del Mare.
“L’allagamento – riferisce una nota dell’Asl Napoli 1 – è stato determinato in particolare dall’impossibilita’ per la condotta fognaria di drenare l’enorme quantita’ d’acqua precipitata al suolo nel giro di pochissimi minuti. Le bombe d’acqua sono ormai una realta’ con la quale sempre più spesso dovremo fare i conti – dice Ciro Verdoliva – e i reparti di Radioterapia, che per ovvie ragioni sono allocati al di sotto del piano stradale (nel nostro caso al livello -2), sono i piu’ esposti. Gia’ dalle prime ore dell’alba la squadra di tecnici dell’ASL Napoli 1 Centro si e’ messa al lavoro per ripristinare la funzionalita’ delle macchine, le prove di funzionamento sono già state eseguite ed entro domani mattina sara’ nuovamente possibile erogare il servizio”.
La direzione generale ha chiesto e sollecitato la direzione sanitaria di presidio affinche’ nella giornata di domani vengano recuperati anche i trattamenti previsti che si sarebbero dovuti svolgere oggi, garantendo cosi’ la salute di tutti gli assistiti in carico alla struttura. L’ufficio tecnico provvedera’ ad approfondire eventuali soluzioni tecniche per evitare il ripetersi nel futuro di tali disservizi.
LE FOTO
IL VIDEO