Comdata si trasferisce a Marcianise, ma i sindacati protestano

Marcianise. Una nuova commessa di assistenza al cittadino per conto dell’Inps permettera’ a Comdata di assorbire i lavoratori di due aziende, ma i lavoratori sono in agitazione per la scelta della sede, a Marcianise, (nel centro direzionale Great nei pressi di Caserta Sud), annunciata da Comdata lo scorso 13 settembre. Lo riferisce la Cgil Slc di Napoli in merito alla nuova commessa ottenuta dall’azienda che si occupa anche di call center e che lavorera’ per l’istituto di previdenza sociale.

 

Il nuovo appalto, riferisce la Cgil, portera’ Comdata ad assorbire nel giro di un mese un totale di 750 lavoratori. Circa 450 da Almaviva, che e’ a Napoli, 350 dalla Covisian di Arzano e 50 lavoratori della vertenza di Comdata che erano in regime di ammortizzatori sociali. “Tale decisione – spiega Alessandra Tommasini, segretario generale Slc Cgil Napoli – non tiene conto dell’indirizzo previsto nelle clausole sociali, secondo le quali la sede da individuare nei cambi di appalto deve essere nel territorio dove finora i lavoratori hanno svolto il proprio lavoro, quindi Napoli e non Caserta. L’aspetto piu’ grave riguarda i lavoratori coinvolti nella vertenza Comdata”.

 

L’accordo sottoscritto a luglio 2018 presso il Ministero del Lavoro tra l’azienda e le organizzazioni sindacali prevedeva che la sede nuova sarebbe stata individuata nell’area partenopea. “Chiediamo il rispetto delle clausole sociali e per questo motivo la Slc Cgil Napoli si rechera’ venerdi’ a Roma all’incontro con il presidente dell’Inps per far valere le ragioni dei lavoratori part-time che avrebbero un danno economico enorme, legato al costo di raggiungimento di una sede lontana e difficile da raggiungere con il trasporto pubblico”.

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