Nella Terra dei Fuochi si brucia e si muore

Caserta. Hanno posato le armi  per accendere la fiamma della morte, quella che inesorabilmente sta avvelenando le nostre Terre, contaminando l’acqua che beviamo e il cibo che mangiamo.

 

La provincia di Caserta è ormai in ginocchio, piegata in due dai continui incendi che non danno tregua a un solo centimetro dei nostri territori.

 

Il dramma chiaramente si allarga a tutta la Regione Campania: volendo contare solo gli episodi segnalati nelle ultime quarantotto ore non sono certamente da escludere gli incendi appiccati a Mondragone, Caserta e Castel Volturno.

 

Il risultato è quello di una cartolina dell’orrore che propone fumo nero “provenire” in lontananza dall’acqua del mare; stesso scenario sui Monti Tifatini dove ieri diversi mezzi aerei sono stati impegnati per debellare due grandi incendi boschivi simili a grandi roghi, considerando il fumo nero.

 

A Castel Volturno, l’ultimo rogo risale a questa notte. A Destra Volturno, in particolare, sono rimaste coinvolte anche alcune abitazioni e si è reso necessario l’evacuazione di alcune case.

 

Il lavoro dei vigili del fuoco è andato avanti fino alle tre di notte e per fortuna non si sono registrati feriti: a bruciare, in questo caso, sterpaglie e rifiuti insieme.

Questa è chiaramente solo una compagine relativa a un disastro ambientale purtroppo in continua evoluzione le cui conseguenze le stanno pagando i nostri figli, i nostri nipoti e le persone che più amiamo.

 

Poco fa, a conferma di questa atrocità è arrivata l’ennesima, drammatica, notizia. Un’altra figlia della Nostra Terra di appena dodici anni si è arresa al brutto male. La piccola Fabiana è l’ennesima vittima innocente di un agire al massacro.

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