Provinciali, Sgambato: “Nel Pd non c’è spazio per chi amministra con la Lega”

Caserta. L’ex parlamentare e presidente del Pd Camilla Sgambato aizza la polemica sulle provinciali e lo strano binomio Lega-Pd

“Le prossime elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Caserta rappresentano una tappa importante per il Partito Democratico: negli ultimi due anni il nostro Partito è stato coerentemente all’opposizione del presidente Magliocca, la cui gestione non esitiamo a definire assai fallimentare.

 

Era fondamentale, e lo abbiamo fatto, mettere in campo liste forti e aperte tanto agli amministratori iscritti al partito quanto a sindaci e consiglieri che, pur non avendo ancora la tessera in tasca, si rivedono nei nostri valori ed in quelli del centrosinistra, e che devono essere alternativi al centrodestra di Magliocca e alla Lega di Salvini, perché la battaglia per costruire l’alternativa al populismo e alle destre va fatta nella società ma anche nelle istituzioni.

 

Proprio per questi motivi, è evidente che quanti condividono esperienze amministrative e siedono nei Consigli Comunali fianco a fianco con esponenti e dirigenti della Lega e di altre formazioni di centro destra all’interno di maggioranze trasversali, non avrebbero dovuto oggi trovare spazio come candidati nelle nostre liste del Pd, nè tantomeno domani potranno mai far parte del gruppo consiliare del nostro partito in seno al Consiglio Provinciale.

 

Da presidente del Pd provinciale, pertanto, chiedo al segretario e alla segreteria tutta di impedire manovre di trasformismo che non sarebbero comprese dai territori e che tanto male hanno fatto finora al nostro partito. Chiedo altresì al segretario e alla segreteria di assumere tutte le determinazioni del caso di fronte ad eclatanti casi di violazione del nostro Statuto.

Se non dovesse esserci attenzione a tale sollecitazione, dovremmo prendere atto che l’assetto della segreteria provinciale non risponde alla esigenza di superamento di negative pratiche politiche che, purtroppo, anche in tempi recenti, hanno penalizzato il nostro partito e mortificato l’impegno di tanti amministratori, iscritti e simpatizzanti che tutti giorni si oppongono all’opportunismo e alla politica dell’odio e della paura così presente in questa delicata fase storica.

 

Tra l’altro, alla luce anche dei cambiamenti di questi giorni, immagino che una correzione della riforma elettorale per il governo del Paese debba necessariamente rivedere anche quella per le Province, profondamente svuotate di ogni strumento di condivisione: il Presidente è l’unico “dominus” dell’Ente e noi, come sempre, saremo alternativi ed oppositori di Magliocca e del centrodestra a trazione Lega.

 

Da dirigente del partito democratico provinciale e nazionale sento la responsabilità e la necessità di scegliere e di tenere la schiena dritta nei confronti di episodi incomprensibili agli occhi della nostra comunità provinciale, certa che solo così troveremo ampia condivisione tra i nostri militanti, dirigenti e semplici iscritti.

 

Se non dovesse trovare attenzione questa nostra richiesta di buona pratica politica, verrebbe meno la nostra fiducia nei confronti della attuale dirigenza provinciale, non potendo omologarci in silenzio a questi comportamenti, saremmo costretti a portare a tutti i livelli politici la denuncia per aprire un confronto sui temi del vero rinnovamento e rilancio del nostro partito”.

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