Caldo killer e turni massacranti, italiano muore nei campi: lavorava in nero

Varcaturo. I carabinieri della stazione di Varcaturo, con la collaborazione del personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Napoli, hanno deferito in stato di libertà P.A., classe ’79 residente a Giugliano, imprenditore agricolo titolare dell’omonima ditta agricola, poiché ritenuto responsabile di utilizzo di lavoratori in condizioni di sfruttamento (c.d. caporalato), omicidio colposo e violazioni di norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/2008).

Ad esito di una richiesta pervenuta su utenza “112”, i militari operanti intervenivano presso la citata azienda agricola dove era stato segnalato il decesso, per cause naturali, di un operaio, successivamente risultato non regolarmente assunto (c.d. ”in nero”). L’uomo, di nazionalità italiana, aveva 55 anni ed è morto per infarto.

Nella circostanza, all’imprenditore venivano altresì comminate sanzioni penali, per un importo di euro 70.250 (settantamiladuecentocinquanta,00), e amministrative, per un importo di euro 7.200,00 (settemiladuecento,00), per irregolarità relative alla normativa igienico – sanitaria sui luoghi di lavoro. La salma è stata trasferita presso l’Istituto di Medicina Legale – 2° Policlinico di Napoli per il successivo esame autoptico.

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