Acerra. E’ stata una giornata caldissima sul fronte roghi tossici ad Acerra. Questo pomeriggio, poco prima delle 19, alcune centinaia di cittadini hanno attraversato le strade del centro in un corteo pacifico e spontaneo. Nessuna bandiera, nessun simbolo: solo tanta rabbia da urlare dopo troppe notti insonne. Il torpedone è partito da piazza San Pietro per dirigersi, dopo aver solcato corso Resistenza, verso il Comune.
Una manifestazione nata dal tam tam sui social e che sarà replicata sabato 7 settembre. I numeri hanno dato ragione agli organizzatori che hanno già annunciato di voler organizzare presidi nelle piazze in questa settimana. La giornata di oggi però è trascorsa anche all’insegna di miasmi e fumi neri: questo pomeriggio due roghi hanno interessato le periferia. Uno, al rione Spiniello, è stato spento dai volontari della protezione civile, l’altro in contrada Pagliarone ha richiesto l’intervento di vigili del fuoco e carabinieri, mentre la polizia municipale sta pattugliando le strade a caccia dei piromani.
Intanto il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri ha richiesto, in una nota inviata questa mattina all’Anas, al Ministro delle Infrastrutture Sen. Toninelli, alla Regione Campania e alla Città Metropolitana di Napoli, la pulizia delle arterie stradali di propria competenza e delle loro pertinenze, che ricadono nel comune di Acerra, da sterpaglie, rovi e altro che possa divenire inneschi di incendi. La richiesta del primo cittadino ad Anas e Ministero delle Infrastrutture, compresa l’Area compartimentale della Campania, è stata avanzata al fine di evitare che si sviluppino ulteriori roghi lungo le strade statali di competenza come la strada SS. 162 NC Asse Mediano e la strada SS. 7bis Terra di Lavoro Nola Villa Literno. Inoltre, il Sindaco Lettieri ha formalizzato medesima richiesta anche alla Città Metropolitana di Napoli per le strade provinciali, «dovendo assicurare la dovuta tutela e salvaguardia della saluta pubblica e dei cittadini – si legge nelle note inviate – così da evitare che la mancata manutenzione possa provocare l’innesco di ulteriori pericolosi incendi».