Caserta. “Fabio e’ un bellissimo bambino”: inizia così il racconto della sua storia sulla pagina Facebook di sostegno a Fabio Muroni, bellissimo ma “affetto dalla nascita di tetra paresi spastica, encefalopatia di probabile origine dismetabolica e sindrome di West”. Questo significa che “non parla, non cammina non afferra gli oggetti e deve essere accudito 24 ore su 24”, anzi che non parlava. Perche’ a 14 anni Fabio e’ morto. Dopo una vita circondato dall’affetto della sua famiglia e di tutte le persone che gli hanno dato sostegno. Anche persone famose, come Laura Pausini che lo e’ andato a trovare all’ospedale Maggiore di Lodi lo scorso marzo e gli ha regalato il suo ultimo album.
“Fra tutti i cantanti che ascolto – le aveva scritto attraverso il papà – sei l’unica che mi rilassa e se piango per qualche dolore appena sento la tua voce smetto di piangere e ascolto incantato a volte sorrido. In questo momento non sto attraversando un buon momento anzi, a detta dei medici non so quanto possa andare avanti, mi piacerebbe che tu fra i tuoi super impegni trovassi qualche minuto per venire a trovarmi in ospedale”. “Sono riuscita a venire a trovarti. Ma guarda che e’ stata tutta una coincidenza perche’ non avevo mai letto il tuo messaggio fino all’altra sera, il giorno prima di venire a Milano – gli ha raccontato, come si vede in un breve video postato sulla pagina Fb del ragazzino – Se lo leggevo un mese fa che ero in America non potevo venire, invece appena ho letto ho detto ‘speriamo che sia vicino a Milano’. Sono felicissima di conoscerti”. Anche Gigi D’Alessio aveva devoluto parte dei proventi di un concerto a Fabio, che negli anni, da casa a Corte Palasio, nel lodigiano, e’ stato curato in alcuni dei piu’ importanti ospedali specializzati, al Gaslini di Genova, a Caserta, in Florida. E in Liguria è morto.
Il funerale è in programma domani mattina nel Duomo di Lodi. “E’ nostro desiderio – e’ la preghiera della famiglia affidata alla pagina Facebook ‘Aiutiamo Fabio Muroni’ – di non ricevere fiori ma offerte da destinare alla casa di Gabri dove Fabio era stato ospitato e visto che ci sono diversi bambini che hanno bisogno di aiuto”. Perche’ Fabio non era solo.