Barista in malattia dopo aggressione, ma la sostituta è una ricercata: blitz dei carabinieri e arresto. Dal bancone alla cella

San Cipriano d’Aversa. Sostituisce la connazionale aggredita dietro al bancone, ma è un ricercata. Si è conclusa con l’arresto della barista di riserva l’ispezione effettuata questa mattina dai carabinieri della stazione di San Cipriano all’interno del Gran Vesuvio Caffè dove appena domenica sera c’era stata un’aggressione che aveva portato alla denuncia per estorsione di due fratelli gemelli di 18 anni (A. e D.F., nipoti di un ras della malavita ucciso anni fa).

Ad avere la peggio era stata la barista, ora in malattia: è stata sostituita da Gita Antal, 57enne, anche lei di nazionalità romena. La donna era ancora in prova, ma sul suo capo pendeva un mandato di arresto eruopeo emesso dalla Corte di Appello di Brasov, in Romania per il reato di truffa.

Un dettaglio del quale sembravano all’oscuro i responsabili del locale che non pensavano di aver messo dietro al bancone una donna con precedenti, anche se la donna era sprovvista di qualsiasi documento di assunzione. Su questo fronte procedono però gli uomini dell’ispettorato del Lavoro: il bar controllato è dell’avvocato Enrico Maria Natale, figlio di Mario e candidato a sindaco a Casal di Principe alle ultime Amministrative.

Dopo le formalità di rito l’attività, portata avanti in stretto contatto con la Compagnia di Casal di Principe, guidata dal capitano Luca Iannotti, è stato disposto il trasferimento in cella della donna: la 57enne è stata portata in carcere a Pozzuoli. E il bancone resta al momento sguarnito.

Exit mobile version