“Portatemi all’altro ospedale o vi sparo”: pregiudicato inventa incidente per farsi accompagnare dal 118. Poi l’arresto clamoroso

Regionale. L’ambulanza come un taxi. Un pregiudicato napoletano voleva farsi accompagnare in ospedale per un appuntamento anche se ristretto ai domiciliari e per farlo ha tentato un escamotage da commedia italiana. Lo riferisce la pagina “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

“Devo andare al Loreto mare, l’ambulanza la Guido io! Portatemi al Loreto altrimenti vi sparo”. Queste sono state le parole di un detenuto agli arresti domiciliari che, intorno a mezzanotte, a via Sorrento a San Giovanni a Teduccio, ha chiesto l’intervento del 118 per un investimento stradale (totalmente simulato).

“In realtà il voleva essere portato al Loreto Mare in quanto aveva una impegnativa del medico di famiglia per visita dermatologica da effettuare presso il nosocomio.

Al rifiuto da parte della postazione 118 il paziente è andato in escandescenza barricandosi dentro al mezzo di soccorso e minacciando di morte l’equipaggio addirittura simulando la presenza di una pistola nella cintola.

Per “stato di necessità “ la postazione accontenta il paziente ma è una trappola! All’arrivo in ospedale una pattuglia attende il facinoroso che verrà tradotto in carcere dopo regolare denuncia esposta dal medico di postazione.”

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