Rimpasto e tensioni, Velardi denuncia pressioni: “Apro ai giovani. Mi preoccupano funzionari comunali”

Marcianise. Ingerenze dei funzionari, situazione stagnante in alcuni gruppi e sindaco pronto sulle barricate. Non sarà un rimpasto facile quello che si appresta a portare avanti il sindaco Antonello Velardi.

È lui stesso a comunicarlo con un post sui social: “‘E agosto, in molti sono in ferie (giustamente), ma noi siamo qui. Al lavoro, al comune di Marcianise, come sempre, come le scorse estati. Non ci siamo fermati, sono giornate di impegno pieno. E questo a prescindere da tutte le false informazioni propalate a proposito della mia amministrazione.

Ne scrivo giusto per dire che la verifica politica che mi hanno chiesto i partiti e i gruppi politici della mia maggioranza non incide sull’efficienza e sull’efficacia dell’attività amministrativa. La discussione è in atto ed è una discussione complicata perché per parte mia sono stato e sono chiaro: si va avanti nella continuità piena, secondo il percorso tracciato, senza stare a fare le pagliacciate. Per il bene di Marcianise, e questo lo dico con radicale convinzione. Aspetto che la discussione su quello che sarà un maggiore coinvolgimento dei gruppi e dei partiti politici – da loro chiesto e da me accettato – si completi ed approdi ad un risultato condiviso da tutti. Ogni altro tentativo è semplicemente una partita personale, non più politica.

Devo dire che c’è una parte sana della politica che finora è stata soffocata e vuole esprimersi, con consapevolezza e voglia di fare. È a questa parte che io mi rivolgo ed è questa parte – i giovani innanzitutto – che va coinvolta in ogni percorso di crescita e di condivisione.

A proposito di discussione, devo constatare che per l’ennesima volta nella trattativa si è inserito qualche delinquente. Mi riferisco a quei dirigenti e funzionari comunali che pensano di tirarmi per la giacca, facendo sponda con questo o quel politico, mischiando la politica con gli affari. E’ già accaduto, ora la storia si ripete. Ribadisco ciò che ho già detto nel passato e più recentemente: le intimidazioni non mi hanno fatto mai paura. Figuriamoci se mi fanno paura adesso che, a Marcianise, la città ha capito chiaramente chi sono questi delinquenti, che rapporti hanno con la politica e con l’imprenditoria del riciclaggio. L’ha capito benissimo, la città; ha capito quale criminale azione è in corso nei miei confronti.

Non mi piego, temo solo la disperazione di questi burocrati e dei loro politici di riferimento in una fase cruciale dove hanno tutto da perdere e mettono in campo ogni mezzo: sono impazziti e sono disposti a tutto. Attenzione, voglio essere chiaro: temo per loro, non per me. Si faranno male da soli. Diciamo che, così facendo, si stanno avvicinando al termine della corsa.”

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