Marcianise. Dalle stanze dell’ospedale ai concorsi nell’Esercito. C’è anche una mazzetta da 5mila euro elargita per il passaggio di un concorso al centro dell’indagine che lunedì ha portato i Nas ad eseguire tre arresti, tra i quali quello di Angelina Grillo, tecnico di laboratorio del “Sant’Anna e San Sebastiano” e fedelissima del primario Costanzo.
Dalle intercettazioni è emerso che la Grillo, grazie all’intermediazione di Generoso Vaiano (anche lui residente a Marcianise e indagato) ha corrotto un ufficiale medico, componente della commissione di un concorso pubblico cui partecipavano i figli, promettendo la somma di 5mila euro.
Il 7 luglio 2016 viene intercettata una telefonata tra Generoso Vaiano e la Grillo riferita proprio alla corruzione dell’ufficiale medico. L’uomo rassicura la Grillo sul superamento delle prove: “Diglielo che li seguono dalla A alla Z”. Stesso concetto che ripeterà poi qualche giorno dopo quando le dice che è andato tutto bene invitandola a stare tranquilla. “E’ positiva. Ti ho detto di stare tranquilla”. Secondo il gip le conversazioni si inseriscono in un accordo corruttivo teso a far superare i test ai figli della donna.
Gli investigatori riescono ad individuare la cifra di 5mila euro in un’intercettazione di settembre dove i soldi vengono indicati allusivamente col termine “certificati”: “Io la cifra precisa non la so…quei cinque là”. In realtà già sul finire di agosto la donna sapeva di dover dare soldi all’ufficiale medico (non ancora identificato) per l’esito positivo delle prove grazie all’intermediazione di Vaiano.
In un’altra telefonata la Grillo dice di aver chiesto esplicitamente la somma: “Io ho chiesto una cifra te lo dissi, hai capito?” e di aver avuto risposta “per fare il movimento”. “Ha detto che non ci stanno proprio problemiperò ci dobbiamo vedere domani mattina per fare il movimento”. La Grillo si è anche rivolta a due persone (poi indagate) per ottenere il denaro da corrispondere all’ufficiale misterioso.
Ieri c’è stato l’interrogatorio di garanzia di Angelina Grillo: l’ex candidata al consiglio comunale si è difesa dalle accuse mosse respingendo la tesi della Procura. La prossima settimana sarà presentato ricorso al Riesame per chiedere la revoca della misura della custodia cautelare in carcere.