I messaggi vocali di Mario al sindaco. Era rientrato lunedì dal viaggio di nozze. Portati in caserma 4 stranieri

Somma Vesuviana. Sono almeno quattro le persone che si trovano nella caserma dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma per essere ascoltati nell’ambito delle indagini sulla morte del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, originario di Somma Vesuviana, ucciso nella notte nella Capitale. Continuano i controlli a tappeto per risalire ai due nordafricani, al momento ricercati. Non si esclude che nelle prossime ore possano essere ascoltate anche altre persone

Tra le persone ascoltate in queste ore dai carabinieri in caserma anche due uomini che alloggiavano in un albergo poco distante dal luogo in cui il vice brigadiere è stato aggredito. I due sono stati raggiunti dai carabinieri in tarda mattinata. Ed è stato portato via anche uno zainetto nero.

I messaggi di Mario e le lacrime dopo il giorno più bello

Lo scorso 13 luglio il vicebrigadiere aveva compiuto gli anni, un mese esatto dopo il matrimonio con Rosa Maria. Il sindaco ascolta i messaggi vocali che Mario gli aveva mandato poco prima del matrimonio svoltosi lo scorso 13 giugno a Somma Vesuviana. ”Grazie per aver trovato le camere – diceva Mario – ti aspetto dopo, stasera riparto per Roma”. ”Per il suo matrimonio – ricorda il sindaco – mi chiese se potevamo aiutarlo a prenotare qualche camera d’albergo per gli amici di Roma che sarebbero venuti a Somma Vesuviana. Abbiamo partecipato alla sua festa, ci siamo divertiti, ed ora dobbiamo pensare al funerale”. Il sindaco ha già predisposto il lutto cittadino per il giorno dei funerali, e molto probabilmente farà chiudere un intero quartiere per consentire l’arrivo del feretro e dei parenti senza alcuna difficoltà. Guarda la pagina facebook della moglie dell’amico, e piange di nuovo, quando rilegge un post di un’amica che nel giorno del compleanno di Mario ha postato la lettera ”alla moglie del carabiniere”, uno scritto che Di Sarno conosceva ma che ora, dice, “sembra premonitore del lutto”.

Bandiere a mezz’asta da stamattina, e lutto cittadino a Somma Vesuviana, per il giorno dei funerali di Mario Rega Cerciello, il carabiniere di 35 anni ucciso questa notte a Roma. Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana ed amico personale di Mario, tra le lacrime ripete che non si può ”morire per 1400 euro al mese, ma chi fa questo mestiere sa che può succedere di non tornare più a casa”. ”Mario era un ragazzo solare – racconta Di Sarno, finanziere all’Ansa – bello dentro e fuori. Un ragazzo umile, che sin da giovane ha dovuto affrontare mille difficoltà. Il suo papà è morto che lui era appena 18enne, e Mario si è dato da fare per aiutare la famiglia, sua mamma, suo fratello e sua sorella. Ha sempre lavorato, e quando era libero si dedicava all’orto di casa. Sono stato al suo matrimonio, era felicissimo ed emozionato. Non posso credere che oggi non ci sia più”.

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