Caserta. “Bene le indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere sulla situazione ambientale di Castel Volturno, dove per 30 anni non si mai fatta manutenzione degli impianti, come i depuratori o la rete fognaria”. Lo ha affermato a Caserta il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha risposto ad una domanda dei cronisti sui recenti sequestri, operati dalla Procura e convalidati dal Gip, del depuratore di Castel Volturno, dell’intera rete fognaria del comune rivierasco nonché della griglia alla foce dei Regi Lagni, il canale che attraverso tutto il Casertano sfociando nel mare a Castel Volturno.
“Come Ministero – ha proseguito Costa – abbiamo stanziato i soldi per realizzare il depuratore a Mondragone e il collettore per la rete fognaria; si tratta di opere che necessitano prima di tutto di una pulizia del territorio e degli impianti deputati a evitare l’inquinamento, per questo saluto con favore gli interventi nel vicino comune di Castel Volturno”. Le operazioni sono state realizzate dai carabinieri forestali, di cui Costa era generale prima di diventare ministro.
“Per lo smaltimento dei rifiuti umidi in Campania c’è la necessita di impianti, che sono previsti nel piano regionale emanato nel 2016. Quel piano però a me non piace, ma non è competenza del Ministero. Da tecnico e da ministro dico si poteva scrivere meglio, ma chi l’ha scritto se ne assumerà la responsabilità”. Lo ha detto a Caserta il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha risposto alle domande dei cronisti sui problemi registrati negli ultimi giorni per la raccolta della frazione organica, con gli impianti di trasferenza di proprietà di aziende private che non sono in grado di accogliere nei loro piazzali l’umido prodotto dai cittadini, che aumenta nel periodo estivo; una volta raccolto infatti, l’umido finisce temporaneamente in impianti di solito di proprietà delle stesse aziende che effettuano la raccolta o di aziende diverse, per poi essere smaltito definitivamente fuori regione. “Io – ha aggiunto Costa – preferisco il compostaggio a stella, del quale ho già parlato con gli imprenditori del settore, ovvero con quelli aderenti al Cic (Consorzio Italiano Compostatori, ndr), che condividono il mio pensiero; ma la Regione ne condivide un altro, l’importante è che tali impianti ci siano, visto che i rifiuti organici sono la stragrande maggioranza, pari al 40%, di tutti i rifiuti domestici prodotti. Il compostaggio serve all’economia circolare”.(