Capodrise/Marcianise. Familiari e amici hanno dato poco fa l’ultimo saluto a Giovanni Pontillo, il 59enne trovato morto domenica sera nella cella del carcere di Secondigliano dove era detenuto. I funerali sono stati celebrati in tarda mattinata presso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Capodrise, paese di origine di Pontillo, residente nel Parco Unrra Casas di Marcianise.
Ad accogliere l’arrivo della bara, proveniente dall’istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli, una sua foto posizionata all’ingresso della chiesa e alcuni palloncini rossi a forma di cuore. Nelle scorse ore la Procura ha disposto la liberazione della salma dopo l’esame autoptico disposto dal magistrato: Pontillo è stato trovato impiccato all’interno della sua cella nel tardo pomeriggio di domenica mentre i compagni di cella erano fuori per l’ora di socialità.
Era in attesa della definizione del processo Unrra Casas: era stato condannato a 20 anni di reclusione in primo grado con l’accusa di essere il referente dell’organizzazione che spacciava stupefacenti nel rione al confine tra Marcianise e Capodrise, sfruttando la pax tra i Belforte e i Piccolo. Una vicenda giudiziaria della quale Pontillo non ha visto mai la fine. Resta il dolore profondo di chi ha vissuto al suo fianco anche gli ultimi tredici mesi da detenuto.