Regionale. “Nella giornata di venerdì 5 luglio abbiamo effettuato un sopralluogo presso l’ospedale San Giovanni Bosco a seguito della notizia del sabotaggio, avvenuto nella giornata di giovedì, dell’ex Unità di Terapia intensiva cardiologica. Come noto qualcuno si è introdotto nell’area, attualmente in disuso, forzando alcune porte antincendio, per intasare i servizi igienici riversando un’ingente quantità di carta igienica e aprendo al massimo il getto dei rubinetti. Tale atto ha determinato l’allagamento del piano e consistenti infiltrazioni d’acqua nell’area sottostante. Il sabotaggio rappresenta un’intimidazione di carattere camorristico, una dimostrazione di forza di qualcuno che vuol mostrare quanto può far danni. E’ evidente che all’interno dell’ospedale persistono sacche delinquenziali”.
Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli che ha effettuato il sopralluogo con il direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni Bosco Vito Rago.
“Risulta difficile immaginare – prosegue Borrelli – che il sabotaggio possa essere stato possibile senza connivenze interne. Evidentemente al San Giovanni Bosco c’è qualche pecora nera che ha interesse a favorire fenomeni criminali”. “Durante il sopralluogo abbiamo avuto modo di constatare che sono stati sostituiti i condizionatori nel reparto di Chirurgia generale. Abbiamo chiesto lumi e ci è stato detto che gli elementi erano stati smontati in occasione della disinfestazione per il caso formiche e sono scomparsi. In pratica sono stati rubati”, conclude Borrelli.
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