Viaggi, pastiere e vino: così corrompevano giudice. “A Napoli c’è gruppo che orienta sentenze”

Regionale. Biglietti aerei, tessere gratis per stabilimenti balneari e perfino l’acquisto di pastiere e bottiglie di vino. C’è anche questo tra le utilità che il giudice di Napoli Alberto Capuano, arrestato oggi dalla Procura di Roma, otteneva in cambio di favori. Nell’ordinanza il gip della Capitale scrive che “tutto si può ottenere, tutto si può comprare attraverso il giudice Capuano, che vanta vere o presunte influenze su numerosi altri magistrati del tribunale e della Corte di Appello di Napoli ed è pronto a spendere i suoi rapporti in cambio di elargizioni di denaro ed altre utilità anche di entità economica relativamente modesta oltre a lavori di ristrutturazione, biglietti aerei intercontinentali e pacchetti vacanze in Colombia a prezzi di favore, tessere gratis per stabilimenti balneari ma anche pastiere e bottiglie di vino, fino alle somme di denaro in contanti”, conclude il gip.

“Nel tribunale di Napoli opera un gruppo di soggetti, tra i quali almeno un giudice del tribunale in grado di influenzare in vario modo la sorte di importanti processi penali pendenti in fase dibattimentale o in Corte di Appello”. E’ quanto scrive il gip di Roma, Costantino De Robbio, nell’ordinanza di custodia cautelare a carico del giudice Alberto Capuano e di altre quattro persone, accusate, a vario titolo, di traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, corruzione per esercizio della funzione e corruzione in atti giudiziari.

Il giudice Capuano, già in passato, era finito al centro di una inchiesta ma la sua posizione dopo qualche anno venne archiviata. Il reato ipotizzato nei suoi confronti era stato di corruzione: gli inquirenti lo accusavano di avere agevolato alcuni noti imprenditori, i Ragosta, in cambio di favori. Il procedimento però fu archiviato dal gip di Roma su proposta della Procura capitolina. Anche l’avvocato Elio Bonaiuto, oggi destinatario di una misura cautelare ai domiciliari, circa una decina di anni fa, fu coinvolto in un’inchiesta riguardante un meccanismo fraudolento di salvataggio che un gruppo imprenditoriale proponeva ad aziende in difficoltà economiche.

Exit mobile version