Caserta. I cerificati lo inchiodano. Parole grosse ben oltre l’insulto ad una bimba di appena tre anni. E poi le botte. Quella violenza che scattava e finiva per avere il sopravvento su quella piccola. E’ uno scenario fosco quello tracciato dall’indagine che ha portato all’arresto di P.P., 44 anni, di Casagiove, accusato di maltrattamenti nei confronti della figlia della compagna, un avvocato di Caserta, T.V., 46 anni.
L’uomo, qualche giorno fa, era stato fermato insieme alla madre della piccola, dai carabinieri, che avevano eseguito il fermo d’urgenza emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere: la 46enne era stata giudicata all’inizio complice delle violenze, ma poi in sede di convalida, il gip non ha però ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza ai danni della donna. Confermato invece l’arresto per il 44enne, che è stato messo agli arresti domiciliari con divieto di avvicinamento e comunicazione con terze persone. Nel provvedimento il gip traccia un profilo severo parlando di comportamenti che rasentano il dasismo.
La bambina più volte si sarebbe presentata a scuola con lividi ed ecchimosi su tutto il corpo, ma la madre, di fronte alle pressanti richieste di spiegazioni avanzate dalle insegnanti, si sarebbe mostrata sempre “vaga ed inconsapevole”. I carabinieri hanno ascoltato le insegnanti, un medico ed alcune persone che avevano assistito in un negozio ad atteggiamenti violenti del 44enne ai danni della bimba; in quella circostnaza l’uomo l’avrebbe stretta in modo energico davanti agli occhi allibiti di numerosi testimoni. Anche la piccola è stata sentita in forma protetta, confermando quello che avveniva tra le mura domestiche; sono stati acquisiti i certificati medici che hanno attestato le violenze subite dalla bambina.