Sant’Arpino/Orta di Atella. La chiamata lasciava presagire poco o nulla. “Abbiamo trovato un’infiltrazione d’acqua” era stato detto ai responsabili della struttura, data in concessione appena due giorni prima, per allestire un Museo Archeologico Atellano.
La realtà però diceva altro. E’ bastato un sopralluogo, ieri mattina, per far capire che l’edificio, di proprietà dei Comuni di Orta, Succivo e Sant’Arpino e ricadente in quest’ultimo territorio comunale, era stato letteralmente depredato. Un raid su commissione stando alla prima ipotesi.
I banditi avevano fatto irruzione nella notte portando via di tutto: dalle maniglie delle porte alle tubatore fino a quadri e impianti elettrici, mentre i condizionatori sono stati distrutti. Soltanto i reperti archeologici sono stati risparmiati. Il Comune di Sant’Arpino ha provveduto già denunciare il caso ai carabinieri della locale stazione che conducono le indagini del caso.
Durissima la presa di posizione di Cooperativa Sociale Terra Felix: “Un atto vile che non ci fermerà! A due giorni dalla firma del contratto di concessione del bene viene consumato un atto criminale. Non conosciamo le motivazioni che hanno spinto a compiere un’azione del genere ma sappiamo che non ci fermeremo ed andremo avanti nel nostro progetto di valorizzazione di un bene abbandonato. Siamo ancora più convinti che serve rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per promuovere una grande mobilitazione sociale per la tutela del bene comune”-
“Fabula il progetto di valorizzazione che prevede anche la realizzazione della nuova sede del Museo Archeologico Atellano continuerà la sua fase di realizzazione. Stiamo ricevendo numerose proposte di aiuto da tantissimi amici e vi ringraziamo per tutti gli attestati di stima e di supporto. Ci prenderemo qualche giorno per trovare le forme di aiuto possibili. Ci siamo dati appuntamento Lunedì 1 luglio alle ore 18:00 davanti all’ex Municipio per dire tutti insieme che Amiamo Atella e che ci impegneremo a promuovere ed a valorizzare le sue bellezze!” conclude il sodalizio.
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