Bolle dopo tuffi, ora indaga la Procura: “Costretti dalla polizia a cancellare video”. Titolari: “Ci hanno sabotato”. FOTO

Giugliano. “Abbiamo chiesto all’Asl e all’Arpac i resoconti dei controlli – spiegano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il consigliere comunale del Sole che Ride di Giugliano Giuseppe D’Alterio e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli che stanno seguendo la vicenda e raccogliendo le denunce di cittadini da domenica – terremo alta l’attenzione sul fenomeno fino a quando saranno chiarificate le cause. La stessa Asl ha deciso di far restare chiusa la piscina dove sarebbero avvenuti i casi denunciati dalle famiglie. E’ chiaro che questa vicenda non può essere stata generata da una psicosi collettiva e che bisogna sapere esattamente cosa è successo. Ci risulta che anche la Procura stia approfondendo. Non ci fermeremo fino a quando non si avranno risposte certe”.

“Il problema si è manifestato intorno a mezzogiorno. Nonostante iniziassero ad apparire le bolle sulle palle dei bambini il personale del Pareo Park non ha fatto evacuare le piscine. Anzi, alcuni membri della sicurezza del parco ci hanno trattato con sufficienza, arrivando a dirci ‘cosa vi aspettavate per dieci euro?’. In ogni caso dopo un po’ abbiamo allertato le forze dell’ordine. Ma è successo un fatto molto strano. Gli agenti si sono fatti consegnare gli smartphone dei presenti, cancellando i video e le foto che avevamo realizzato. Alcune aree del parco erano molto sporche, come ad esempio una scala che era addirittura maleodorante”. Giuseppe Leone era presente al Pareo Park con la sua famiglia domenica scorsa, e ha assistito in prima persona all’insorgere delle eruzioni cutanee sulla pelle dei bambini. Anche Giuseppe Di Biase era presente al parco con moglie e bimbi: “Già quanto siamo arrivati al Pareo Park ho detto ai miei figli di non avvicinarsi ad una vasca che si chiama fiume lento, dal momento che l’acqua era verdastra e invasa da insetti. Quando la cute dei bambini ha iniziato ad irritarsi, ci siamo recati presso l’infermeria del parco, dove il medico ha minimizzato dicendo che era un’irritazione provocata dal cloro. Ho sentito in radio che la proprietà del Pareo Park ha parlato di un boicottaggio. E’ possibile ma posso confermare che l’atteggiamento del personale non è stato all’altezza. Ad esempio non hanno fatto evacuare le piscine. Molto strano è stato l’atteggiamento della polizia che, quando è arrivata al parco, si è fatta consegnare gli smartphone dai presenti, cancellando le foto e i video che erano stati realizzati”.

Nel corso della puntata di lunedì de “La Radiazza” è intervenuto uno dei soci del Pareo Park Vincenzo Schiavo che ha paventato il rischio di un sabotaggio. “C’era tanta gente al parco e alcune persone hanno iniziato a lamentarsi di tutto e di più. Ho cercato di tranquillizzarli. Poi si è manifestato il problema ai bambini. In infermeria si è scatenato il caos. Le persone hanno iniziato a prendersela con il medico. Poi è partito il tam tam di persone che hanno detto che era pericoloso. Non c’è stato alcun problema con il cloro, che controlliamo ogni due ore. Abbiamo chiesto all’Asl di avere maggiori controlli sulla piscina dei bambini che è frequentata da molte persone. Ci addolora che i bambini abbiano patito delle eruzioni cutanee ma ci dispiace che si sia alzato questo polverone. Il parco è regolarmente aperto. Abbiamo chiuso la piscina e stiamo attendendo le verifiche dell’Asl. Non abbiamo ancora una spiegazione, stiamo verificando tutto”.

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