L’istituto Moro presenta “Il Castello del Conte malvagio” e con “La donna nell’arte”

San Felice a Cancello. Molti sono i progetti che le scuole mettono in campo ad inizio di ogni anno scolastico. Quasi nessuno legato al territorio in cui la scuola insiste. E’ nostra convinzione che alla base di qualsiasi ipotesi programmatica di lavoro educativo, è d’importanza vitale e inderogabile tener conto dell’ambiente in cui si opera. L’Istituto Comprensivo “A. Moro” di Cancello Scalo, guidato dalla dott.ssa Maria Cristina Bottigliero, attraverso l’impegno e l’opera didattica della prof.ssa di Arte e Immagine, Eva Guida, ha saputo cogliere quest’aspetto lavorando, con i suoi alunni, ad un progetto dal titolo “Il Castello del Conte malvagio”, ispirandosi al vecchio castello, in disuso e abbandonato, che giace sulla collina del paese. Un racconto scritto e illustrato, di pura fantasia, ideato da tre allieve della Classe 2^ C, ambientato appunto nella loro terra di appartenenza.

 

I ragazzi hanno così avuto modo di approfondire storia, origine e conoscenza del castello oltre, poi, a sbizzarrirsi con la fantasia, stimolando tutta la loro creatività, a scrivere una storia bella ed interessante che viene quasi da dire: “Quando la fantasia supera la realtà”… Un opera che scaturisce da un progetto nuovo, diverso, originale che merita veramente l’onore della cronaca. Un plauso va alla sia alla Dirigente Scolastica che alla docente Eva Guida che tanto si è impegnata con le sue alunne, alle quali va detto che sono state molto brave, affinché quest’opera vedesse la luce.

Va sottolineato anche il successo e il riconoscimento che l’Istituto Comprensivo “A. Moro” ha riportato alla IX edizione del prestigioso Concorso “Premio Celommi” il cui tema era “La donna nell’arte”, concorso al quale hanno partecipato 63 istituti scolastici provenienti da 12 regioni italiane. La prof.ssa Eva Guida ha guidato sette ragazzi della “Moro” nel realizzare un’opera molto bella. Si è preso spunto dalla Venere di Botticelli che viene utilizzata e rappresentata come un contenitore di altre donne che ogni artista ha voluto rappresentare nel tempo fino alla “Po Art”. La premiazione si è tenuta presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Delfico” di Teramo, alla presenza di un folto pubblico di studenti, docenti, dirigenti scolastici e studiosi.

                                                                             Non sempre un Grande Maestro forgia dei grandi allievi, ma un grande                          

                                                                                          allievo deve avere avuto obbligatoriamente dei Grandi Maestri

 

                                                                                                                       Maria Eugenia Nuzzo

 

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